Dal nostro inviato a Rotterdam, Fabrizio Salvi
ROTTERDAM AI PIEDI DEL RE. Presente in tribuna anche la famiglia Reale, il vero protagonista è stato ancora una volta Roger Federer. Il supercampione elvetico ha sollevato il piatto che rappresenta il trofeo della 45esima edizione dell’Abn Amro Wtt di Rotterdam per la terza volta in carriera. Raggiunge il titolo numero 97 Atp e lancia dei dubbi sulla sua partecipazione del prossimo anno.
LA FINALE CHE NON C’É STATA. Il punteggio finale ha parlato chiaro. Roger ha battuto nettamente Dimitrov con un doppio 6-2, ma c’è una sfumatura che non è di poco conto. Dopo un inizio sfavillante da parte del bulgaro, qualcosa ha fatto crack nel suo fisico e ha rotto la magia della finale. Il malessere – presumibilmente ad una gamba –, non gli ha più permesso di giocare dal quinto game del primo set in avanti. Pare che abbia paventato anche l’opportunità di ritirarsi ma, vedendo la piega molto veloce che stavano prendendo le cose, ha preferito continuare fino alla fine, a costo di fare una figuraccia.
ROGER A TRE PASSI DAL NUMERO MAGICO. Si chiude una settimana speciale per l’elvetico, tornato prima numero 1 Atp e, successivamente, trionfatore nella partita che gli ha consegnato il titolo numero 97 in carriera. La storia è già scritta, adesso è tempo di nuove pagine.
L’ULTIMA VOLTA È SPECIALE. Durante il discorso di chiusura Federer ha detto: “non so se questa sia stata la mia ultima volta qui a Rotterdam, ma ho vissuto una settimana che non dimenticherò mai”. Se la prossima tappa sarà Dubai o no toccherà a lui deciderlo. Di sicuro, con l’ennesimo titolo in tasca, certe decisioni si prendono più a cuor leggero.
IL DOPPIO A LES BLEUS. Va alla coppia Herbert / Mahut il titolo di doppio di questa 45esima edizione dell’Atp 500 di Rotterdam. La coppia bleus ha battuto il duetto formato da Marach e Pavic al match tie-break, dopo essersi specchiati con un doppio 6-2. Il 10 a 7 finale consegna alla coppia francese il titolo numero undici in carriera e mitigano, in qualche modo, la sconfitta nella semifinale dello scorso anno. Per Herbert un solo titolo senza Mahut al fianco (2014, Tokyo), mentre l’esperto francese aveva già vinto Rotterdam in altre due occasioni, nel 2014 e nel 2016. Tutto lascia pensare che sarà la coppia designata per la sfida all’Italia nei quarti di Coppa Davis, a meno che Yannick Noah non la pensi diversamente.
Finale Singolare:
[1/W] R. Federer b. [2] G. Dimitrov 62 62
Finale doppio:
[3] P. Herbert / N. Mahut b. [2] O. Marach / M. Pavic 26 62 10-7