Darko Grncarov: idee progressiste e la storia strappalacrime del finto tennista diventato famoso grazie a Twitter

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Di Daniele Rossi

 

La notizia è già rimbalzata in tutti i siti specializzati, ma vale la pena soffermarcisi, dato che è il manifesto del momento storico che stiamo vivendo: la storia di Darko Grncarov era tutta finta.

Riassumendo il tutto in breve, per chi non avesse seguito la vicenda, questo sedicente tennista macedone era assurto agli onori delle cronache, verso la fine dello scorso anno, quando aveva pubblicato sul suo profilo Twitter un messaggio secondo il quale aveva avuto un ictus, che era stato sei mesi in coma, ma che adesso si stava riprendendo per tornare a giocare a tennis. La classica storia strappalacrime su cui i media si sono gettati a pesce senza – molti, non tutti- verificarne la veridicità. E quindi articoli, video, interviste (9 minuti alla BBC Radio!) a questo eroico giocatore così sfortunato. Ecco, giocatore è una parola grossa, visto che l’unica vera traccia della sua carriera da tennista risale al primo turno di qualificazioni di un torneo Juniores giocato in Montenegro nel 2015. Il risultato? 6-0 6-0. Per l’avversario.

Grncarov come giocatore vale poco, ma di sicuro non è uno stupido, dato che aveva ordito un piano ben congeniato, approfittando delle storture del mondo di oggi. Ed è così che, sempre su Twitter, Darko aveva iniziato ad esprimere opinioni molto progressiste, in particolare sostenendo in termini entusiastici le sorelle Williams , dichiarando che non avrebbe mai giocato sulla Margaret Court Arena viste le parole omofobe dell’ex campionessa australiana e insultando Sandgren per i noti motivi. Tanto è bastato a Grncarov per guadagnarsi uno stuolo di fan che lo avevano eletto a loro giocatore preferito e tanto è bastato perché Serena Williams gli augurasse buona fortuna e cominciasse a seguirlo sui social. Anche James Blake gli aveva scritto, dicendo che non vedeva l’ora di commentare le sue partite e pure l’Adidas si era proposta per metterlo sotto contratto. Il macedone aveva anche creato una serie di altri falsi profili di suoi ‘fan club’.

Poi Grncarov, visto il grandioso successo della sua truffa, ha forse esagerato cominciando a sparare balle sempre più grosse. Ha dichiarato di allenarsi con Troicki e che avrebbero giocato in doppio insieme. Peccato che il giocatore serbo non lo abbia mai sentito nominare, così come nessun altro giocatore professionista macedone. Darko sosteneva anche di aver ricevuto una messe di wild card dall’Atp per una serie di tornei di alto livello: Miami, Houston, Istanbul e addirittura il Roland Garros! Un bel salto di qualità per uno che in carriera all’età di 20 anni non ha neanche un giocato un torneo Future. Questa sequela di fesserie ha portato Ben Rothenberg ad indagare più a fondo.

Il giornalista americano, uno dei più conosciuti e apprezzati nel mondo del tennis, ha pubblicato un dettagliato articolo sul sito www.slate.com in cui sbugiardava Grncarov, anche a seguito di un’intervista effettuata, sempre tramite Twitter, che il macedone aveva interrotto bruscamente quando Rothenberg gli aveva fatto notare alcune incongruenze, come l’iscrizione ad un Future in Egitto nel periodo in cui sosteneva di essere in coma e una serie di risultati da lui inventati di sana pianta in un torneo olandese inesistente.

Grncarov si è affrettato quindi a chiudere tutti i suoi account social facendo crollare il castello di carte che aveva costruito. Erano tante le cose che non tornavano in questa storia, a partire dall’assenza di risultati accertati per non menzionare il fatto che sul suo profilo Twitter Darko rubava foto e video ad altri giocatori e nell’unico filmato in cui sembra effettivamente lui in una sessione di allenamento (una vera intervista ad una tv macedone, anch’essa presa per il naso), esibisce movimenti di dritto e rovescio che farebbero mettere le mani nei capelli a qualunque istruttore di tennis del pianeta. 

Sarebbe strano pensare che nell’era in cui è semplicissimo sapere tutto di tutti, Grncarov sia riuscito ad ingannare così tanta gente, ma l’impressione è che se non avesse esibito –tra le altre cose- sul suo profilo lo status ‘Welcome to my Equality World’, sarebbe passato sostanzialmente inosservato.

Ma non è finita qui, perché dopo un paio di giorni di silenzio, Grncarov ha risposto con un lungo messaggio insultando Rothenberg, dicendo di non aver mai mentito sui suoi risultati e che aveva parlato con Troicki solo tramite un profilo poi rivelatosi falso. Grncarov ha poi cancellato il suo Tweet.

Fossimo nei panni di un direttore di qualche torneo Atp una wild card gliela daremmo davvero, siamo tutti ansiosi di vederlo giocare. Magari viene anche Serena Williams a tifare per lui.