foto Sergio Errigo
Nota nipponica che nell’albo d’oro del Trofeo MaBo, 25.000 $ ITF femminile chiuso oggi sui campi del Nord Tennis Torino davanti ad una tribuna naturale come sempre gremita di pubblico, ancora mancava. Quella portata a felice conclusione, dopo una settimana a dir poco intensa, dalla 18enne Yuki Naito, giocatrice che proveniva dalle qualificazioni come l’avversaria di finale, la classe 2001 Elisabetta Cocciaretto, marchigiana alla sua prima finale in un torneo da 25.000 $ in carriera, con un titolo 15.000 $ in bacheca conquistato lo scorso anno.
Un po’ di tensione in avvio, da entrambe le parti, causa la posta in palio per due tenniste che si stanno affacciando ora al circuito professionistico. Buona partenza della Cocciaretto, seguita a bordo campo dal coach Fausto Scolari. Servizio tenuto con buona autorità e giusto atteggiamento. Lo stesso con il quale ha pareggiato i conti la giapponese, mobile e precisa con il diritto giocato sia arrotato che piatto in chiusura. Naito sul 3-1 con un break ed azzurra in difficoltà a fronteggiarne la miglior tattica. Altro break in favore della tennista nipponica, per il 5-2 e servizio. Reazione veemente della marchigiana, con break ottenuto a zero. Risposta immediata ancora della Naito, a segno al nono gioco per un primo set archiviato sul 6-3.
Nella seconda frazione l’azzurra, quest’anno protagonista agli Australian Open juniores, con la raggiunta semifinale, ha cambiato passo in avvio portandosi con un break sul 3-1 e provando ad allungare ancora con palla del 4-1. Non sfruttata l’occasione dall’azzurra, la giovane giapponese ha ricambiato ancora una volta il corso del match pareggiando i conti e portandosi prima sul 4-3, poi sul 5-3. Ultimo colpo di coda della Cocciaretto (4-5) non seguito da un’adeguata tenuta del servizio nel game numero 10. Il doppio fallo del 15-40 ha regalato due match point consecutivi alla Naito che ha chiuso al primo incassando un errore di rovescio bimane della rivale: 6-3 6-4 e prima grande gioia nel circuito professionistico con sette giorni da incorniciare che l’avevano già vista ieri vincere il doppio.
“Sono molto contenta per questa doppia affermazione – ha detto al termine la nuova campionessa del Nord Tennis – e spero di poter tornare il prossimo anno a difendere il titolo. Un ringraziamento al pubblico, agli sponsor e all’organizzazione che ci ha fatto sentire parte integrante di un torneo assolutamente di ottimo livello. Sapevo che sarebbe stato un match difficile, contro un’avversaria ostica che aveva voglia di ben figurare davanti al suo pubblico. Sono stata brava a non irrigidirmi ed usare la giusta tattica. Una superficie, la terra rossa, che mi piace molto, anche se in Giappone mi alleno sul veloce. Ora vado in Thailandia per un torneo di egual valore”.
Soddisfatta a metà Elisabetta Cocciaretto: “Una settimana quasi perfetta alla quale è mancata la gioia finale. Brava lei che ha giocato meglio dimostrandosi più matura. Sarei dovuta andare più a rete per cercare di chiudere i punti che mi sono costruita, invece mi sono lasciata sorprendere dal suo gioco che mi ha tenuta troppo a fondo campo. Peccato ma sono stati sette giorni da ricordare, anche perché al Nord Tennis mi legano momenti giovanili importanti come quelli vissuti con la Summer Cup vinta nella fase a gironi nel 2015. Conto di tornare il prossimo anno e fare ancora meglio. Grazie a tutti per l’atmosfera che hanno saputo creare in questo torneo”.
“L’appuntamento – ha detto in premiazione Luca Politi, presidente del circolo – è per il prossimo anno. La direttrice del torneo, Barbara Garbaccio, da domani sarà già al lavoro per preparare l’edizione 2020 nella quale l’obiettivo è quantomeno ripetersi”. In premio per la vincitrice anche una Fiat Panda, unicum per la categoria che colloca il MaBo al vertice di settore, per la gioia degli sponsor attenti e sempre più coinvolti nella crescita della manifestazione, con il testa il main, appunto MaBo, che da dodici stagioni lega il proprio nome alla rassegna.
Ufficio Stampa