Wimbledon 2019, Day 6: le dichiarazioni di Berrettini e la sfida a Federer di lunedì

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Da Wimbledon, Fabrizio Salvi

Roger Federer ha battuto in tre set un buonissimo Lucas Pouille e lunedì attenderà Matteo Berrettini sul giardino di casa, molto probabilmente il Centre Court.

Il romano a fine partita parla ai microfoni del suo incontro di oggi contro Diego Schwartzman e di quello che lo attenderà lunedì.

SULL’INIZIO PARTITA LENTO
“Ero un po’ nervoso, la cosa buona è che il match era al meglio dei cinque e quindi ho avuto tempo di recuperare. – spiega Matteo – Mi sento in fiducia e specialmente sull’erba non mi aspettavo un risultato come questo”.

 

SUL ROGER FEDERER
“Quando ero un bambino lo guardavo e applaudivo. Quando ho visto il mio nome e il suo nello stesso tabellone ho realizzato di aver fatto qualcosa”.

 

SULLA NOTORIETÁ
“Sono orgoglioso perché ora mi guardano, mi studiano”.

 

DI NUOVO SULLA PARTITA DI OGGI
“Si inizia a soffrire dal primo punto, sapevo che sarebbe stata una partita difficile. La cosa importante è stata non concentrarsi sulle chance che ho avuto. Non è stato un processo facile, mi sono voluto male per un sacco di tutto. – continua l’azzurro – Ho sofferto al servizio, ma non ho preso così tanti break. Il suo servizio poi è fastidiosissimo e poi lui muove benissimo la palla”.

 

SULLA PARTITA PIU’ BELLA DELLA CARRIERA
“La partita più difficile come emozioni però si, considerando tutto, penso che sia la vittoria più bella della carriera fino ad adesso”.

 

SULL’EMOZIONE DEL CENTRALE
“Se non fosse così (emozionato) sarei un preoccupato. Ovvio che dovrò cercare di partire il meglio possibile e di gestire la pressione. Magari ci sarà del tempo per recuperare, voglio viverla. Mi piace l’idea di farmi travolgere dalle emozioni”.