Wimbledon 2019, Day 6: Berrettini S-T-R-E-P-I-T-O-S-O!!! È il quinto italiano nell’era Open agli ottavi di Wimbledon, si regala Federer.

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Da Wimbledon, Fabrizio Salvi

Matteo Berrettini si regala un sogno. Il suo sogno e quello di tutti gli italiani che da tempo aspettavano un giocatore come lui. Potente, roccioso e senza fronzoli. Vince una partita da urlo contro Diego Schwartzman annullando tre match point e si aggiudica l’ottavo di finale più prestigioso della sua vita, quello con sua maestà Roger Federer.

Oggi era davvero la sua giornata, ma non è stata una di quelle camminate a piedi nudi che si fanno spensierati sulla sabbia. Il risultato se lo è dovuto sudare, attraversando un terreno disseminato di carboni ardenti per cercare di arrivare a quella vittoria che, si, ha voluto a tutti i costi. I momenti per mollare e per chiedersi se fosse davvero questa la volta buona ce ne sono stati a bizzeffe in queste 4 ore e 19 minuti di partita, con tanti dubbi e nuvole sopra la sua testa e altri momenti nel quale la fiducia ha preso il comando. Dall’altra parte c’era El Peque, un vero diavoletto che non ha mollato un centimetro in tutta la partita, sbagliando davvero poco e trovando la forza per caricarsi ad ogni minima occasione, usando anche un pizzico di ottimismo smisurato talvolta.

La svolta dell’incontro l’hanno data i tre match point annullati dall’azzurro nel quarto set, quando il castello stava per cedere. Berrettini è stato abile e capace di stare li con la testa e remare controcorrente, fino a cogliere il momento giusto per piazzare la sua zampata, arrivando fino ad un insperato tie-break. Vincere quello è stato come una doccia fresca d’estate, perché le energie apparentemente sparite, sono di colpo tornate, vive e presenti, e nel quinto set si è visto.

Il break nel secondo gioco del set finale – l’unico del parziale, quattro in totale nel match – ha sancito il sorpasso che si è poi rivelato definitivo. Una sorta di consacrazione, certificata da turni di servizio successivi vissuti col brivido del break, ma gestiti con l’attitudine del campione.

 

Una vittoria meritata, forse la più bella della sua carriera, che gli consegna l’ottavo più prestigioso, quello con Roger Federer, il suo idolo dichiarato sin da bambino. É il quinto italiano a spingersi così avanti ai Championships dopo Panatta, Sanguinetti, Pozzi e Seppi. In più, centra anche il best ranking personale, piazzandosi alla posizione numero 18 del mondo. Questo ragazzo ha davanti a se degli orizzonti tutti ancora da scoprire, per la gioia degli italiani.

 

IL RISULTATO

6-7(5) 7-6(2) 4-6 7-6(5) 6-3