Wimbledon 2019: Sonego vola alto, Lorenzi chiamato ad un incontro difficile

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Lorenzo Sonego

Da Wimbledon, Fabrizio Salvi

TUTTO NORMALE. Nel raccontare la vittoria di Antalya, Lorenzo Sonego si mostra impermeabile alle emozioni. “Non ho nemmeno festeggiato, la testa è qui a Wimbledon” dirà nella zona di respiro dei campi di allenamento di Aorangi Park, ad un passo dal Centrale. Questo mostra come la sua testa vada in simbiosi totale con le gambe, tutto meccanicamente collegato verso l’obiettivo. E l’obiettivo è fare bene qui a Londra. “Non mi aspettavo di fare così bene sull’erba, ora gioco con un avversario esperto e difficile (Marcel Granollers), vediamo cosa succede”. Uno spettacolo anche nella misura delle parole e nella dimostrazione di totale sicurezza e convinzione. Se Sonego farà strada saranno proprio appuntamenti come questo a dirlo, ma nel cuore della gente è già riuscito ad entrarci.

L’AVVERSARIO. Pochi minuti prima era stato proprio Marcel Granollers a parlare dell’azzurro, l’avversario di domani: “Lui è giovane, non credo avrà problemi di stanchezza. Sarà una partita difficile, dovrò cercare di lottare ed essere aggressivo. Vediamo cosa riuscirò a fare”.

PAOLO L’HIGHLANDER. La girandola di interviste pre-torneo si è chiusa con un sorridente Paolo Lorenzi che esordisce scherzando: “Ci sono posti peggiori per ritrovarsi ogni tanto, vero?” In effetti il cammino di quest’anno del senese non è stato dei migliori e qualche scricchiolio al fisico comincia a farsi sentire: “quello che è cambiato da un anno a questa parte è stato proprio quello, qualche acciacco in più”. Una vita che gli è cambiata da febbraio scorso, quando ha deciso di trasferirsi in America, a Sarasota. “Ci sto bene – racconta con un sorriso soddisfatto -, quando è inverno in Europa li fa caldo, e poi quando è caldo da noi, beh, in Italia si sta bene. Sono una persona fortunata”. Riguardo a Daniil Medvedev, il prossimo avversario: “Non mi è toccato un bel sorteggio, dovrò cercare di non andare sotto sul suo servizio e provare ad essere aggressivo, magari venendo a rete”.

 

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