Tabellone Wimbledon: Rafa e Roger insieme nella metà bassa, sorteggio poco benevolo per gli italiani

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L’erba di Wimbledon è sempre la più verde. Forte di un montepremi di 38 milioni di sterline, si è svolto stamani il sorteggio del tabellone principale del singolare maschile. Molta attesa dopo le polemiche (ingiustificate: dura lex sed lex) dei giorni scorsi sulla “retrocessione” di Rafael Nadal a testa di serie n. 3. Ebbene, lo spagnolo è finito nella metà bassa insieme a Roger Federer, ma prima di assistere al loro eventuale incontro (sarebbe la quarta volta a Wimbledon, dopo le tre finali consecutive del 2006-2008) i due dovranno fare molta strada.

Un vero e proprio percorso di guerra attende Rafael Nadal, che già al secondo turno potrebbe incrociare le racchette contro Nick Kyrgios (match pazzesco sotto ogni punto di vista), per poi probabilmente sfidare al terzo turno Tsonga (in gran spolvero sull’erba di Halle) o Shapovalov (se smettesse di deludere le aspettative) e Cilic al quarto, se il croato si toglierà di dosso l’uggia del 2019. Infine un quarto di finale contro Thiem, anche se noi italiani speriamo che possa esserci Fabio Fognini.

Fresco di “decima” a Halle, Sua Maestà Roger Federer (non ce ne vogliano i Windsor) ha un cammino ben più agevole: lo svizzero dovrebbe passeggiare i primi due turni, affrontare un francese al terzo (Pouille o Gasquet i più papabili) e Coric al quarto (ma occhio a Struff, Krajinovic e Schwartzman), per trovare Nishikori, Isner o… Matteo Berrettini nei quarti. Poi, 40simo Fedal in vista, sarebbe la prima non-finale a Wimbledon.

Si arrabbierà Novak Djokovic, si parla sempre prima di Roger e Rafa. Ma tant’è… Il serbo, chiamato alla difesa del titolo che consacrò la sua rinascita nel 2018, ha i primi tre turni agevoli e dovrebbe incontrare al quarto Monfils o Auger-Aliassime (o Dimitrov, esiste ancora? O Sonego, se il torinese conferma quanto di buono mostrato in Turchia questa settimana). Qualora arrivasse ai quarti, potrebbe affrontare Tsitsipas, Medvedev o Goffin (Klizan e Verdasco possibili outsiders).

Il quarto basso della parte alta è il più aperto, vuoi per la scarsa propensione agli Slam di Sascha Zverev, vuoi per le incognite sulla forma di Anderson e Wawrinka. Chissà che non ne approfittino Raonic e Khachanov, o magari il redivivo Feliciano Lopez che dopo il titolo al Queen’s potrebbe continuare la sua striscia di successi su erba.

Dulcis – anzi amarus – in fundo, gli italiani. Il sorteggio è stato decisamente tosto per la folta pattuglia di nove compatrioti. I qualificati Caruso e Arnaboldi hanno pescato rispettivamente Simon (rivincita di Roland Garros del mese scorso, in cui il siciliano si impose in 3 set secchi) e Karlovic (primo incontro tra i due, il bombardiere croato sempre ostico sull’erba). Dei sette acceduti direttamente al tabellone principale, Fabio Fognini è capitato nell’ottavo di Thiem e se la vedrà subito con Frances Tiafoe, poi Fucsovics (o Novak l’austriaco, non il serbo) e quindi Simon (o speriamo Caruso). Se Fabio accederà alla seconda settimana, si regalerà Thiem e… Nadal? Matteo Berrettini ha pescato la mina vagante Albot (capace di tutto, speriamo disastri), poi Fritz o Berdych, con il rientrante Isner in agguato al terzo turno e Nishikori come possibile premio agli ottavi. Superpremio ai quarti con Roger Federer, per sognare la finale mancata a Halle (meriti di Goffin). Marco Cecchinato, alla ricerca di se stesso e di risultati, troverà subito Alex de Minaur, NextGen terribile e pupillo di Hewytt – sì proprio lui… Wimbledon 2002 –, poi forse Ramos-Vinolas e oltre non osiamo andare. Lorenzo Sonego se la vedrà con l’esperto Granollers, quest’anno proveniente dalle qualificazioni, poi forse Monfils: brutti clienti per il piemontese, che sta facendo un ottimo 2019 e vuole migliorare il suo record a Church Road (nel 2018 qualificazioni ma sconfitto al primo turno da Fritz). Il veterano Paolo Lorenzi pesca male (Daniil Medvedev), Thomas Fabbiano peggio (Stefanos Tsitsipas) o forse no, visto che finora il greco ha mostrato difficoltà a digerire l’erba, mentre il pugliese meno (attualmente in semifinale a Eastbourne). Chiudiamo con Andreas Seppi, che se la vedrà subito con il giovane ed ostico cileno Jarry.

In bocca al lupo a tutti.