Di Daniele Rossi
Marion Bartoli è sempre stata diverse dalle altre. Fisicamente, tecnicamente, caratterialmente. Anche le sue colleghe l’hanno sempre etichettata come una un po’ strana, sempre accompagnata da quel padre ex medico ossessionato dal tennis che la sottoponeva ad allenamenti durissimi e decisamente originali.
In campo Marion sembrava la personificazione del moto perpetuo. Non si fermava mai. Tra un punto e l’altro si incitava, colpiva a vuoto, saltellava, si metteva a posto la coda di cavallo, sistemava le corde della racchetta. Un modo di stare in campo molto adrenalinico e frenetico che collideva con la personalità che esibiva fuori: serena, pacata, estremamente intelligente, ma anche coraggiosa nell’esprimere le sue idee, anche se impopolari. Di sicuro aveva personalità ed era una delle giocatrici più riconoscibili del circuito, nel bene e nel male.
E’ quasi inutile ricordare l’impresa della vita in quel 2013. Campionessa di Wimbledon senza battere nemmeno una Top 10, vincendo una finale orrenda contro la tedesca Sabine Lisicki, totalmente incapace di gestire le emozioni dell’evento. Raggiunto lo zenit, Marion aveva ben pensato di ritirarsi dalle scene qualche settimana dopo, affermando che il suo corpo non era più in grado di reggere la vita del circuito. Aveva 29 anni.
La francese sembrava avere tutte le risorse per poter gestire serenamente il ritiro e invece la storia ha detto il contrario, con il suo fisico che continuava a subire inquietanti oscillazioni di peso. Prima tanti chili di troppo, poi la scoperta della palestra e un corpo che si asciugava sempre di più. Le rotondità che l’avevano contraddistinta fin da ragazzina erano sparite per lasciare spazio ad una donna emaciata ed evidentemente malata. Marion prima negava (forse anche a sé stessa), poi la terribile scoperta: nel suo corpo era entrato uno stranissimo virus che le aveva prosciugato ogni stilla di energia e che le consentiva di mangiare solo insalata.
Poi finalmente la guarigione e il recupero di un peso forma ideale. Ieri, il colpo di scena che movimenta questa sonnacchiosa off-season. Un video breve e coinciso in cui appare felice e motivata, vestita ‘in borghese’, ma su un campo da tennis. Senza preamboli Marion annuncia il ritorno sul circuito, a partire da Miami, con l’obiettivo degli Slam e pure in Fed Cup, competizione con cui ha sempre avuto un rapporto tormentato.
La storia del tennis è piena di ritorni, alcuni riusciti, altri decisamente meno. E’ difficile comprendere i meccanismi della mente di un campione, ma è molto probabile che l’attuale livello del circuito femminile, abbia in qualche modo incoraggiato la Bartoli a fare questo passo.
La Wta ha un disperato bisogno di attenzione e il suo rientro di sicuro farà rumore, anche in virtù della sua personalità e della sua particolare storia di vita. Heureux de te revoir Marion.