Da Parigi, Fabrizio Salvi
Stefanos Tsitsipas soffre tremendamente contro il boliviano classe ‘93 Hugo Dellien, ma riesce a vincere in quattro set. Il “C’mon” urlato a squarciagola ha risuonato in tutto il Simonne Mathieu, come a testimoniare una tensione spasmodica per un incontro che si è complicato tremendamente.
Hugo Dellien è uscito dal campo dopo 2 ore e 49 minuti coperto da applausi. Un po’ per il livello espresso nei quattro set, giocati alla pari con un top 10, e un po’ per la sua storia particolare che rispecchia in tutto e per tutto quella del più classico underdog. Aveva chiuso col tennis a fine 2016, non faceva per lui e così ha deciso di investire 15.000 dollari di guadagni per aprire col padre un’attività a casa propria, in Bolivia. Alla ricerca della felicità, come il film diretto da Gabriele Muccino, e di una normalizzazione della propria esistenza dopo anni di spostamenti ed allenamenti. Ma col tempo ha capito che la normalità era la racchetta e il campo da tennis.
Per questo ha ripreso a giocare, cercando di coronare il suo sogno di trovarsi qui oggi. La sconfitta brucia e brucerà ancora per un po’, dopodiché gli rimarrà solo da guardarsi indietro e leggere nei libri di storia del suo paese che è stato il secondo boliviano a vincere un incontro nel main draw di uno Slam dopo Mario Martinez nel Roland Garros del 1984.
Adesso è numero 95 del mondo e ha davanti a se nuove prospettive. In fondo ha solo 26 anni.
Per Tsitsipas, invece, arriva la conferma di saper vincere anche le partite complicate e farlo qui, in uno Slam, ha un sapore doppio. Sarebbe un errore dimenticare che il ragazzo greco ha vinto il suo primo Challenger solo due anni fa.
IL RISULTATO
S. Tsitsipas b. H. Dellien 4-6 6-0 6-3 7-5