Roland Garros, Day 3: Fognini si aggiudica il derby d’Italie. Battuto Seppi in quattro set

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@Adelchi Fioriti

Da Parigi, Fabrizio Salvi – foto Adelchi Fioriti

Fabio Fognini fa suo il derby italiano in salsa francese battendo in quattro set Andreas Seppi. Per l’altoatesino è la nona sconfitta di fila all’esordio in tabellone, per Fabio è la prosecuzione naturale di un cammino avviato a Montecarlo e che, gli italiani si augurano, possa concludersi felicemente a Parigi.

LA PARTITA. Il derby è sempre così, avvincente, emozionate e drammatico. Niente di nuovo quello appena detto, ma in un contesto come il Roland Garros le emozioni corrono veloci e giocare contro un avversario – che al di fuori del campo da gioco chiameresti amico – non è certamente semplice. E infatti l’avvio di partita è stato particolare tant’è che ci sono voluti ben 17 minuti per mettere a segno i primi due giochi, uno per parte. Due palle break a testa. Insomma, un inizio davvero criptico.

Agli scambi prolungati, Seppi ha reagito con il suo gioco piatto e geometrico. Fognini ha provato a uscire con angoli e rotazioni da terraiolo navigato. Il piano del gioco del ligure era quello di imbrigliare Seppi in faticose rincorse laterali che, supponiamo, alla lunga avrebbero dovuto fargli perdere la lucidità. E così è stato. Fognini ottiene il break nel sesto gioco (4 a 2) e da li in avanti non ha dovuto fare altro che raccogliere quanto seminato. Nessuna sbavatura, un lavoro perfetto e primo set in tasca.

IL SECONDO SET. Fabio Fognini restituisce il 6 a 0 che Seppi gli aveva dato a Roma, nel 2010. Uno spettacolo puro che, inevitabilmente, ha vissuto della complicità dello stesso Andreas. Fognini è stato eccellente nel mantenere il livello di gioco e, se possibile, incrementarlo, dando una sensazione di solidità impressionante. Quando tutto gli riesce non esistono freni che riescano a tenerlo.

LA REAZIONE. Quando tutto sembrava davvero pronto la vittoria, ecco che arriva la scintilla giusta. Seppi mette in piedi una reazione che era prevedibile, ma non facilmente applicabile visto il Fognini di oggi. Ma i derby, come detto, sono strani e tutto può cambiare in un lampo. Solidità che si sgretolano come sabbia e certezze portate via dal vento – tra l’altro presente e portatore di nuvole -, così Seppi si è di nuovo aggrappato al suo miglior tennis e ha messo Fabio all’angolo. Gli ha strappato il break subito (2-0) e poi se lo fa portare via poco dopo. Ma, al turno di battuta successivo, arriva il momento giusto, quello del 5 a 3. Che gli vale di fatto il set.

CHI È PIU’ FORTE VINCE. Uno sport meritocratico come il tennis non poteva che premiare il migliore. E oggi, e da qualche tempo a dirla tutta, tra i due si fa preferire Fognini. Il suo periodo di forma gli ha offerto quel qualcosa in più per non farsi invischiare nelle sabbie mobili della lotta, gli ha dato una nuova spinta e lo ha fatto rimettere nel binario giusto. Fognini ha strappato il servizio portandosi sul 5 a 3 e successivamente, dopo un finale thrilling, ha chiuso al secondo match point.

Per Fognini adesso ci sarà da affrontare Federico Delbonis, l’argentino che gli strappo dalle mani il punto decisivo quando Fabio vestiva la maglia azzurra della nazionale. Era Pesaro, 2016, è passato tanto tempo.

IL RISULTATO

F. Fognini b. A. Seppi 6-3 6-0 3-6 6-3