Da Parigi, Fabrizio Salvi
Salvatore Caruso centra l’impresa personale e supera lo scoglio della prima vittoria nel main draw di uno Slam. Il siciliano di Avola batte in quattro set l’emergente spagnolo Jaume Munar e si prepara nel modo migliore al prossimo incontro con Gilles Simon.
LA PARTITA, UNA BATTAGLIA. Perdonerete il termine un po’ forte ma, tennisticamente, è esattamente questo quello che è stata la partita. Tre ore e una manciata di minuti per venire a capo di quel diavoletto che segue le orme del connazionale illustre, Rafa Nadal.
IL PRIMO SET SPIEGA TUTTO. Non ci vuole molta arguzia tattica e tecnica per leggere le trame dell’incontro che si sarebbe sviluppato da li in avanti. I due per certi aspetti si somigliano, per altri sono all’antitesi. Caruso molto più propositivo, Munar a controbattere posizionandosi molto dietro la linea di fondocampo con l’intento di cercare di manovrare nel modo migliore la palla. Gli amanti degli scambi prolungati e degli incroci sulla diagonale del rovescio non sono rimasti certo delusi, poiché le trame si sono svolte perlopiù su quella diagonale, con Caruso a cercare spesso la soluzione dall’altra parte per sorprendere il giovane spagnolo.
Dopo un primo parziale vinto in volata, giusto per usare un termine preso in prestito dal ciclismo, Caruso si è visto rimontare quel vantaggio di un set che, si sa, in uno Slam è esiguo. Ma la maturità si è vista eccome poichè, con i giochi totalmente riequilibrati, Salvatore non si è abbattuto e ha continuato sul piano tattico studiato col coach Paolo Cannova. E la cosa ha pagato. Caruso ha vinto il terzo set alla grande e si è avviato nel modo migliore ad affrontare quello che probabilmente è stato il momento più emozionante della sua vita.
IL SET DECISIVO. I due hanno continuato a sfiancarsi, hanno corso e rincorso palline ovunque. Munar è rimasto fedelmente attaccato ai teloni di fondocampo, Caruso si è mantenuto propositivo. Alla fine la ricompensa è arrivata ed è stata generosissima; 2 palle break sul 4 a 3 a suo favore quando il display mostrava le tre ore di partita. Salvatore ha giocato da manuale, con l’aggressività giusta e si è preso il break. A quel punto è arrivato il momento atteso da una vita. Il match point e l’appuntamento con la vittoria in un incontro dello Slam. Desiderata, sudata e conquistata meritatamente. Bravo.
Poi spazio alla gioia, all’euforia e all’esultanza irrefrenabile. Prima sdraiandosi a terra, poi saltando sul campo. Una felicità comprensibile per uno che centra in un colpo solo prima vittoria Slam, best ranking da 136 del mondo e, soprattutto, continua il suo sogno. Quello che cullava da bambino. E adesso nessuno lo fermi.
IL RISULTATO
S. Caruso b. J. Munar 7-5 4-6 6-3 6-3