IBI 2019: Nadal strapazza Verdasco, domani con Tsitsipas il remake della semifinale di Madrid. Avanti anche Schwarzman

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rafael nadal
© Adelchi Fioriti

Da Roma, Fabrizio Salvi – foto di Adelchi Fioriti

 

Nadal fa il Nadal e per Verdasco proprio non ce n’è. Sembra una trama già scritta e il punteggio di 6-4 6-0 non fa che confermarla. Ma è una mezza verità, perché di partita ce n’è stata eccome nel primo set e chi ha rischiato di crollare è stato proprio il più titolato dei due spagnoli.

Andando per ordine, Verdasco è entrato in campo in modalità sparatutto, ossia cercando di tenere  costantemente il fiato sul collo di Rafa. Il break in avvio pare confermare la bontà di questa scelta e il proseguo legittimare tanta aggressività. In sintesi, Nando è rimasto incollato alla riga di fondo a sparare ogni palla che gli capitava, con Nadal rilegato tre metri dietro la linea di fondocampo a cercare di mandare la palla più in profondità possibile. Ma questo a Rafa non è riuscito un granché, almeno nella prima parte. Il maiorchino ha dovuto aggiustare il tiro in corsa, avvicinandosi un po’ di più e cambiando il proprio gioco da passivo ad propositivo. Una mossa vincente, perché Verdasco ha cominciato a prendersi ulteriori rischi che lo hanno portato a cedere di nuovo il break e a non convertire nemmeno una delle tre palle break concesse sul 4 pari dal maiorchino.

Nadal non è famoso per concedere molte seconde opportunità, soprattutto su terra, e ha azzannato l’avversario alla prima chance, quando Verdasco ha tentennato sul 5-4 e ha commesso degli errori. Regali? Si, ma dettati da un pressing via via più incalzante di Rafa.

Il secondo set è stato un monologo nadaliano che, nel frattempo, ha compiuto il terzo aggiustamento tattico della partita portandosi vicino alla riga di fondo. Ha cominciato a dominare gli scambi e a non subire più l’aggressività di Nando che, come una candela dal fuoco flebile, si è andato man mano spegnendo. Il risultato è ingeneroso nei suoi confronti, ma tant’è che il punteggio non ammette replica.

Nadal vola in semifinale e domani incontrerà Tsitsipas, proprio lui che meno di una settimana fa lo ha battuto a casa sua, a Madrid, in tre set. “Ho analizzato quella partita, so cosa devo fare, il problema è che non sarà facile farlo” dirà successivamente Nadal. In fin dei conti anche Roma è un po’ casa sua e abbiamo ragione di credere che non voglia perdere due volte consecutive con lo stesso avversario, per giunta su terra. Appuntamento dunque a domani contro il greco, a tal proposito Nadal ha detto: “Mi dispiace per i ritiri di Osaka e Federer. Sarebbe stato bello giocare una semifinale con lui. Comunque due match in un giorno ogni tanto possono succedere, fa parte del nostro sport. Pensando a domani so che dovrò giocare molto bene, perché se giocherò male sarà molto vincere”.


SCHWARTZMAN, È SEMIFINALE.
Sarà Diego “El peque” Schwartzman a giocarsi un posto nella finale di domenica contro uno tra Juan Martin del Potro – e sarebbe derby argentino – e Nole Djokovic. Una prova monster di Diego che ha preso sin da subito il largo (avanti 5 a 0), ma poi ha dovuto subire la rimonta prepotente di Nishikori, che ha iniziato a disegnare angoli dalla geometria ineccepibile. Sul 5 a 4, “El peque” ha trovato comunque la forza di chiudere il set a suo favore e di strapazzare Nishikori nel secondo parziale, chiudendo per 6 giochi a 2.

 

IL RISULTATO

[2] R. Nadal b. F. Verdasco 6-4 6-0
D. Schwartzman b. K. Nishikori 6-4 6-2