Per qualche minuto, Andreas Seppi ha fatto tremare il tanto pubblico accorso sul Campo Centrale. C’è stato il lieto fine, ma il primo set contro l’ucraino Volodoymyr Uzhylovskyi è stato più complicato del previsto. Il n.772 ATP non ha la struttura fisica per giocare ad alti livelli, ma è dotato di un servizio molto potente che viene esaltato dal campo in Play-It, ben più rapido di quelli che si vedono nel circuito ATP.
Fino a quando il fisico ha tenuto, Uzhylovskyi ha mostrato buone cose anche nel dialogo da fondocampo. Nel settimo game ha strappato il servizio a un Seppi un po’ contratto, portandosi sul 5-3. Nel momento del bisogno, Andreas ha preso a giocare con più attenzione, mettendo più palle in campo, fino a trovare il salvifico break del 5-5. A quel punto, non ci sono stati più dubbi sull’esito finale. Andreas ha iniziato a tessere geometrie interessanti, soprattutto con il dritto, costringendo l’ucraino ad arretrare il baricentro. Al momento di fare qualcosa di più, si è capito perché ha quasi smesso di giocare in singolare, dedicandosi soprattutto al doppio. Il secondo set è stato poco più di una passeggiata fino al 7-5 6-4 finale, che spinge al secondo turno il beniamino dei bresciani. E sarà un match molto interessante contro Alejandro Davidovich Fokina, azzeccata wild card degli organizzatori, che al primo turno aveva destato una grande impressione. Irriverente, con personalità, dotato di un dritto fulminante, intorno alle 21 si è concesso un’ora extra di allenamento insieme a coach Jorge Aguirre, segno che ci crede e che vuole lasciare il segno. Seppi resta favorito, ma dovrà essere bravo a sfruttare i passaggi a vuoto di un ragazzo che ha ancora la tendenza a innervosirsi in allenamento, figurarsi in partita.
In chiusura di programma, Andrea Arnaboldi ha fatto sognare per un set. Nessuno immaginava che avrebbe potuto mettere in difficoltà Ricardas Berankis, decisamente più in forma di lui. Aiutato dal campo, tuttavia, ha messo in mostra un tennis offensivo che ha disorientato il lituano. Pur essendo arrivato a Brescia venerdì scorso, Berankis ha faticato a interpretare la superficie e ha ceduto il primo set. Una volta prese le misure, tuttavia, ha edificato un 3-6 6-2 6-2 che ha mostrato una superiorità abbastanza netta. Il secondo e il terzo set hanno avuto un andamento-fotocopia: il break è arrivato nel sesto game, scardinando ogni residua resistenza di Arnaboldi. Negli ottavi, Berankis se la vedrà con Viktor Galovic.
INTERNAZIONALI CITTÀ DI BRESCIA (43.000€, Play-It)
Primo Turno Singolare
Luca Margaroli (SUI) b. Constant Lestienne (FRA) 1-6 7-5 7-5
Yannick Jankovits (FRA) b. Denis Matsukevitch (RUS) 6-2 6-2
Laurynas Grigelis (LTU) b. Oscar Otte (GER) 6-4 7-6(6)
Giovanni Fonio (ITA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 7-6 2-6 6-3
Alex De Minaur (AUS) b. Bernabe Zapata Miralles (SPA) 7-6(2) 6-3
Jurgen Zopp (EST) b. Andrea Pellegrino (ITA) 7-6(4) 6-2
Patrik Nema (SVK) b. Aliaksandr Bury (BLR) 7-6(8) 7-6(7)
Mirza Basic (BIH) b. Andrea Basso (ITA) 7-6(1) 6-4
Andreas Seppi (ITA) b. Volodoymyr Uzhylovskyi (UCR) 7-5 6-4
Ricardas Berankis (LTU) b. Andrea Arnaboldi (ITA) 3-6 6-2 6-2
Primo Turno Doppio
Alessandro Motti / Stefano Travaglia (ITA-ITA) b. Giovanni Fonio / Enrico Dalla Valle (ITA-ITA) 6-2 6-4
Farrukh Dustov / Lorenzo Frigerio (UZB-ITA) b. Lorenzo Sonego / Andrea Vavassori (ITA-ITA) 7-6(4) 6-2