ATP Madrid day 3: immortale Ferrer, avanti Nole, bene Fognini, male Cecchinato. Aspettando Roger

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Terza giornata a Madrid con tanti incontri di rilievo. I primi quattro match di secondo turno della parte alta e il paventato rischio di ritiro di Nadal (affetto da un virus intestinale) catalizzano l’attenzione, ma c’è tanto altro.

In apertura di giornata, Taylor Fritz – giustiziere di Dimitrov (punitore di se stesso, per dirla con Terenzio) – non è riuscito a impensierire Djokovic. Al serbo è bastato svolgere un compito di ordinaria amministrazione – ma pur sempre di gran qualità – e aspettare gli errori dell’americano. Un break nel settimo gioco del primo set e due nel secondo parziale consegnano una facile vittoria per 6-4 6-2 in un’ora e cinque minuti. Fritz aveva lo stesso sguardo smarrito di due settimane fa a Monte-Carlo. Nole sa che per arrivare fino a domenica dovrà dare di più.

Il match a seguire sul Santana era uno dei piatti forti della giornata: il derby Ferrer-Bautista Agut segnava l’inizio dell’ultimo torneo di Ferru, che già domenica ha ricevuto l’ennesimo tributo dei suoi colleghi e del mondo del tennis. Nostalgia canaglia. Bautista Agut era già stato scelto dal Fato quale gran cerimoniere dell’ultimo match (fino a prossima smentita) di Andy Murray a Melbourne, ma oggi Ferrer non ne ha voluto sapere di calare il sipario sulla sua Carriera. Sfoggiando una maglia giallo-rossa in puro stile Coppa Davis, il torero Ferru ha matato il buon Albert in tre set di cuore e classe: 6-4 4-6 6-4 e secondo turno contro Sascha Zverev: sono in molti a credere che neanche quello di domani notte sarà l’ultimo match di David.

L’Italia calava oggi i suoi due assi Fognini e Cecchinato. Fabio Fognini (testa di serie n. 10, nomen omen?), al rientro da Montecarlo e dopo la rinuncia cautelativa a Marrakech e Estoril, incontrava Kyle Edmund. Unico precedente tra i due la maratona di 5 set e oltre 3 ore e mezza, vinta da Fabio lo scorso anno al Roland Garros: il britannico è avversario da prendere con le molle. Inizio partita equilibrato, un break per parte all’inizio per poi arrivare al nono gioco, quando Fognini mette a segno ottime accelerazioni che gli consegnano break e set nel turno successivo, tenuto a zero. Ottimo parziale di Fabio, in totale controllo del match contro un avversario non a suo agio sulla terra rossa. Nel secondo set continua l’equilibrio ma Fognini ne ha di più: nel quinto game Fabio trova qualcosa da ridire con l’arbitro, viene beccato dal pubblico ma non si distrae e porta a casa il break. Sul 3-2 e servizio, Fognini inserisce il pilota automatico e chiude 6-4 6-3 con un ulteriore break nel nono gioco, portando a casa la vittoria n. 200 sulla terra rossa. Il carattere è difficile da cambiare, ma il taggiasco ha mostrato un notevole controllo e grande consapevolezza dei propri mezzi soprattutto nei momenti chiave dell’incontro, gestendo al meglio le numerose palle break concesse al britannico (7 salvate su 8). L’auspicio è che Fabio continui a cavalcare l’onda lunga di Monte-Carlo.

Cecchinato-Schwartzman nasconde insidie legate soprattutto alla forma dei due contendenti: se il 2019 ha portato l’argentino ai margini della top25, Marco sa di non aver reso al meglio a Estoril e di dover guadagnare punti in vista del Roland Garros. Parte malissimo Cecchinato, non pervenuto nel primo set. Il bagel è impietoso ma riflette i valori in campo e la fallosità del palermitano, che si aggiudica solo 1 punto su 3 sulle prime e addirittura 1 su 4 con le seconde, senza procurarsi alcuna palla break. Efficacissimo Schwartzman, che quando piazza la prima conquista sempre il punto, aspettando spesso l’errore dell’avversario. Nel secondo set Marco rientra in carreggiata e il match diventa equilibrato, non ci sono palle break fino al 10 gioco quando Schwartzman cala e sbaglia un paio di scambi da fondo campo, quel tanto che basta per permettere a Cecchinato di portarsi 30-40 e di capitalizzare l’unica palla break del set. Sul ritrovato pareggio, Marco continua a giocare troppo lontano dalla linea di fondo e si fa sorprendere dall’argentino che gli strappa il servizio nel terzo gioco e nel quinto gioco con veloci colpi in contropiede e un atteggiamento aggressivo e propositivo. Sotto 1-4 pesante, Cecchinato perde completamente il già falloso rovescio e consegna una rapida vittoria all’avversario per 6-0 4-6 6-1 in un’ora e un quarto di (non) gioco, confermando purtroppo la forma precaria mostrata a Monaco.

Sugli altri campi, Stan Wawrinka batte in scioltezza Herbert 6-2 6-3 mostrando un’ottima condizione fisica. Pella sorprende Medvedev e rallenta la caccia alla top10 del russo (solo 120 punti da difendere fino a Wimbledon). Fucsovics batte di misura Goffin 6-4 7-5 allungando il periodo negativo del belga. Anche de Minaur non ne azzecca più una dai quarti di Acapulco, e cede al polacco Hurkacz in due set per 6-3 6-4. La palma d’oro dello spreco va a Gilles Simon, che concede troppo al colombiano Dellien che vince in rimonta 4-6 6-1 7-6(4). A tenere a galla la compagine transalpina ci pensano però Mannarino e Chardy. Andata e ritorno dall’inferno per Marin Cilic (già ieri aveva rischiato moltissimo con Klizan), a continuazione del suo 2019 a tinte fosche. Il croato perde il primo set contro un buon Struff ma riesce a vincere 4-6 6-3 6-4 di puro orgoglio e caparbietà. Cilic, ancora insufficiente, attende il vincente del match di domani tra Djere e del Potro.

A completare la giornata sugli altri campi, Coric-Pouille e Millman-Johnson sono attualmente personaggi in cerca di identità, mentre Opelka-Thiem segna il prosieguo della campagna di terra dell’austriaco fresco vincitore di Barcelona.

In serata, l’attesissimo ritorno sulla terra rossa di Roger Federer contro Richard Gasquet, anche lui al primo torneo del 2019 e vincitore ieri su Davidovich Fokina. Netto vantaggio di Federer negli scontri diretti (17-2), ma lo svizzero sa che le due sconfitte provengono entrambe dalla terra europea. Sintonizzatevi sul Santana e buttate il telecomando.

RISULTATI PRIMO TURNO
S. Wawrinka b. [Q] P.-H. Herbert 6-2 6-3
M. Fucsovics b. D. Goffin 6-4 7-5
G. Pella b. [12] D. Medvedev 6-2 1-6 6-3
H. Hurkacz b. A. de Minaur 6-3 6-4
D. Schwartzman b. [16] M. Cecchinato 6-0 4-6 6-1
[10] F. Fognini b. K. Edmund 6-4 6-3
J. Chardy b. A. Ramos-Vinolas 6-24-6 7-5
[Q] H. Dellien b. G. Simon 4-6 6-1 7-6(4)
[LL] A. Mannarino (FRA) b. J. Sousa 7-5 5-7 6-1
[WC] D. Ferrer – R. Bautista Agut 6-4 4-6 6-4

RISULTATI SECONDO TURNO
[1] N. Djokovic b. [Q] T. Fritz 6-4 6-1
[9] M. Cilic b. J.-L. Struff 4-6 6-3 6-4

A seguire:
[13] B. Coric – L. Pouille
[Q] R. Opelka – [5] D. Thiem
J. Millman – S. Johnson
[4] R. Federer – R. Gasquet