da Milano, Daniele Rossi
Si erano già incontrati a Milano, in occasione del Trofeo Bonfiglio nel 2012 e a Wimbledon l’anno dopo. L’aveva spuntata Quinzi entrambe le volte e dopo la finale Junior dei Championships, qui in Italia si era fatta anche una certa ironia su quel coreano mingherlino con gli occhiali.
Quattro anni dopo Chung è numero 55 del mondo, mentre Quinzi insegue 250 posizioni più indietro. Oggi questa differenza però non si è vista: il marchigiano anche nell’ultimo influente match ha dato l’anima lottando fino all’ultimo punto, senza però togliersi la soddisfazione di vincere il suo primo match alle Next Gen Atp Finals. Per lui è stato comunque un successo esserci e l’esperienza accumulata qui non potrà che fargli bene.
La partita è stata ricca di capovolgimenti. Chung partiva distratto e falloso, poi saliva di livello portandosi avanti due set a uno. Nel quarto Quinzi annullava un match point a rete, per poi rimontare da sotto 4-2 nel tie-break.
L’azzurro nel quinto, seppur evidentemente stanco e con la coscia destra fasciata, continuava a lottare come un leone. Annullava una palla break e vinceva il deciding point sull’1-2 e sul 2-3 cancellava altri due match point, il primo con un ace, il secondo con un attacco concluso con una voleé di rovescio a campo aperto.
Come contro nella partita con Rublev però, Gianluigi mancava nel momento clou e nel tie-break finale subiva un paio di gran punti di Chung. Il coreano chiudeva per 7-3, lasciando il suo tabellino immacolato con tre vittorie su altrettante partite. Ora aspetta in semifinale il secondo classificato del Gruppo B.
Quinzi anche oggi si è confermato un grandissimo combattente, nonché un giocatore con grossi margini di miglioramento e con prospettive interessanti. Sarà atteso alla riprova nel 2018, quando lontano dai riflettori dell’evento, dovrà tornare a lavorare duramente per scalare la classifica e rituffarsi nell’inferno del circuito Challenger.
GRUPPO A
H. Chung b. G. Quinzi 1-4 4-1 4-2 3-4(6) 4-(3)