Rolex Paris Masters, Lorenzi perde con Sousa e saluta il 2017. Ferrer e Rublev fuori

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Da Parigi Bercy, Fabrizio Salvi

 

Paolo Lorenzi saluta Parigi Bercy e con essa una stagione ricca di tornei, ben 34, che erigono il senese a giocatore più presente nel circuito 2017 tra i top 200.

 

“A me piace giocare, fosse per me giocherei anche di più! – scherza Paolo Lorenzi ai microfoni –

La stagione è andata bene, partire 35 Atp e finire tra i primi 50 credo che sia un ottimo risultato. Ho giocato solo due Challenger ed ero dentro a tutti i tornei più grossi. Proprio l’altro giorno guardavo che sulla terra ho giocato solo 7-8 tornei e le mie due finali sono su quella superficie”.

 

Forse il senese ha pagato anche la sua stessa volontà di giocare tanto, pagando dazio in termini di benzina nelle gambe negli ultimi tornei: “se uno guarda gli ultimi risultati non può essere contento, ma se uno guarda la stagione c’è di che essere soddisfatti. Probabilmente l’errore è stato dopo gli Us Open, quando abbiamo deciso di non fermarci e li è stata una decisione più mia che dell’allenatore. – continua sempre sorridente il senese – È che non ero così abituato ad andare avanti negli Slam! È tutta esperienza in più”

 

La partita. Quella contro Paolo Sousa è stata di quelle che bruciano, poiché arrivata dopo un incontro equilibrato, nel quale la differenza l’hanno fatta i dettagli. Nel primo set, ad esempio, Paolo è partito malissimo, capitombolando sotto di 3 game a 0 in un batter d’occhio. La sua reazione è stata ottima, tant’è che poco più avanti si siederà sulla panchina avanti di 4 a 3, con a fianco un avversario decisamente nervoso che ha già dato in escandescenze. Dopo le esternazioni del portoghese, però, l’inerzia è girata a suo favore:

 

“Credo che l’errore siano stati quei due diritti sbagliati a rete proprio sul 4 a 3, – analizza Lorenzi – quello era il momento chiave e stavo giocando meglio. Lui era calato e non stava giocando bene”.

 

Archiviato il primo set a favore di Sousa, il secondo ha vissuto ancora sul filo sottile dell’equilibrio, rotto per primo dal portoghese che ha approfittato di un doppio fallo di Lorenzi e si è portato avanti per 5 a 3. La pratica, se così si può definire, non era ancora chiusa, poiché il lusitano ha palesato un discreto tremolio in fase di chiusura, con Paolo che ne ha approfittato riportandosi sul 5 a 4 e poi 5 pari. Il numero 1 di portogallo è riuscito comunque, poco dopo, a creare problemi a Lorenzi sul proprio servizio e lo ha obbligato a concedergli due palle del match. La seconda è stata quella buona.

 

Le altre partite. Partita di scherma, specialità fioretto, quella tra Pierre Hughes Herbert e Feliciano Lopez che si sono affrontati sul campo centrale intorno alle 14. Due specialisti del doppio, ottimi anche in singolare che hanno dato vita ad un incontro di buon livello. Tra tweener spettacolari, slice al limite della perfezione stilistica e confronti a rete, a vincere è stato Feliciano Lopez che ha chiuso l’incontro in due set, il primo dei quali al tie-break.

 

Andrey Rublev e Fernando Verdasco si sono affrontati in un incontro stupendo. Vuoi i trascorsi non proprio idilliaci tra i due, per minimizzare, vuoi l’attitudine tecnica all’aggressività da parte di entrambi, fatto sta che ne è uscito un doppio 7-6 a favore di Verdasco. Il madrileno, così come il moscovita, non si sono tenuti nessuna carta in serbo, ma hanno giocato a viso aperto, provando a colpirsi con le rispettive armi. Una vittoria voluta, sofferta, desiderata da parte di Nando che, una volta realizzato il match point, ha tirato un urlaccio liberatorio, di quelli che solo chi ha qualche sassolino nelle scarpe può fare.

 

Qualche minuto dopo la fine dell’incontro di cui sopra, sul centrale, David Ferrer stava imbracciando la borsa in direzione spogliatoi. La sconfitta con Mannarino, prevedibile visto il livello del francese, è di quelle che chiude una stagione fatta di un paio di acuti – vittoria a Bastad e semifinale a Cincinnati – e molti bassi, tra i quali un lento scivolare in classifica con l’anno iniziato da numero 21 Atp e che terminerà con il numero 34.

 

I RISULTATI:

 

[Q] J. Sousa b. P. Lorenzi 64 75

P. Cuevas b. K. Khachanov 64 62

D. Schwartzman b. V. Troicki 63 64

K. Edmund b. [L] E. Donskoy 57 76(7) 63

F. Lopez b. [W] P. Herbert 76(4) 63

F. Verdasco b. A. Rublev 76(1) 76(6)

A. Mannarino b. D. Ferrer 62 64