Atp 500 Basilea, fuori Lorenzi. Addio al tennis per Chiudinelli sotto gli occhi di Federer

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Nella foto Paolo Lorenzi (credit Horvat Zoran)

 

Da Basilea, Fabrizio Salvi

 

La notizia di apertura non è delle migliori. Paolo Lorenzi esce dal torneo di Basilea e colleziona la sesta sconfitta consecutiva in altrettanti tornei disputati dopo gli Us Open. “La stagione Indoor è quella dove faccio più fatica, – spiega Paolo – l’anno scorso era andata meglio, quest’anno un po’ meno ma credo che Chung sia stato davvero bravo oggi”. Infatti il Next Gen coreano ha espresso un gioco potente, mixando determinazione a tattica.

 

Il risultato è stato che Paolo ha raccolto solo quattro game nei due set giocati: “Credo di aver perso male il primo set e sulle palle break che mi ha concesso ho fatto due errori io”. – continua Lorenzi – “Peccato per l’inizio del secondo set dove ho avuto qualche opportunità, poi sono calato e lui ha iniziato a giocare ancora meglio”.

La trasferta svizzera, però, non è ancora terminata, domani ci sarà da giocare il doppio in coppia con Bautista Agut: “Quest’anno lo sto giocando meglio e ho raggiunto un buon ranking (83 Atp), quindi proverò a fare bene”. Trentatré tornei sulle spalle a trentasei anni si fanno sentire, ma ancora c’è qualcosa da fare, prima il doppio e poi Parigi Bercy: “sono motivato – conclude il senese – è un Master 1000 e voglio fare bene”.

 

Avanza anche Denis Shapovalov, esordiente a Basilea, che ha messo in campo una prova di cuore, una di quelle che piacciono tanto al pubblico. La vittoria è arrivata in tre set, dopo un up&down difficile da decifrare nel quale lo sfidante, Yuichi Sugita, ha finito per rimanerne travolto. Il tie-break ha premiato il canadese che gli ha fatto strappare il pass per le finals di Milano e fatto felici gli organizzatori che, così, possono rallegrarsi dopo lo spavento di poter perdere una grande attrattiva di questa 48esima edizione. 

 

Bautista Agut senza problemi. Mikhail Kukushkin non ha saputo trovare le giuste contromisure alla freschezza atletica dello spagnolo che ha dominato in lungo e in largo, per tutta la durata del match. Partita senza storia, con i pochi sussulti dovuti solo all’entrata in campo del fisioterapista per (presunti) problemi fisici del kazako. Un dato parla chiaro: nel primo set, chiuso per 6 giochi a 0 dallo spagnolo, Kukushkin ha vinto solamente 5 punti. Questo spiega, se non altro, la differenza di valori in campo oggi.

 

 

Non solo singolari, ma anche tanto da ammirare per gli amanti del doppio, che hanno avuto di che stropicciarsi gli occhi poiché il programma di oggi è sembrato disegnato su misura per loro. Fino al giro di boa, laddove si intende il concerto di Amy MacDonald delle 17 che ha diviso in due la giornata – sono scesi in campo solo gli specialisti del doppio, con le coppie teste di serie in batteria.

 

Dodig e Granollers hanno giocato – e vinto -, mantenendo più che mai vive le loro chance di accedere al Master si Londra, vero obiettivo della stagione: “Ho parlato con Dodig a inizio anno – dirà Granollers dopo la partita chiusa in due set – e abbiamo deciso di giocare insieme per raggiungere questo obiettivo. Certamente la stagione – chiude lo spagnolo – è stata complicata per entrambi, però siamo contenti di essere arrivati fino a questo punto”.

 

Buone notizie per i due arrivano anche dagli altri campi e, con la sconfitta del duo Klassen/Ram, si sono provvisoriamente posizionati in ottava posizione nella Race. La strada è ancora molto lunga e, intanto, anche la coppia favorita numero uno, Kontinen/Peers, ha deciso di togliersi dalla mischia, perdendo il suo incontro. La Race to London si deciderà al fotofinish.

 

Chiusura doverosa per Marco Chiudinelli che aveva già deciso da tempo di chiudere la sua carriera nel torneo di casa. La sentenza è arrivata alle 23 e 11 minuti, ora che ha sancito la sconfitta contro Robin Haase in due set e, soprattutto, il ritiro definitivo dal tennis. C’erano anche alcuni ospiti d’onore tra i quali spiccava un elegantissimo Roger Federer. Addio con tanto di standing ovation, giro di campo e lacrime. Si è chiuso così un percorso durato 17 anni che lo ha portato fino alla posizione numero 52 del mondo, con all’attivo dieci titoli in singolare (tra Challenger e Futures) e tredici in doppio. L’applauso finale è meritatamente tutto per lui.

 

RISULTATI SINGOLARE:

H. Chung b. P. Lorenzi 63 61

D. Shapovalov b. Y. Sugita 46 62 76(3)

[6] R. Bautista Agut b. [Q] M. Kukushkin 60 63

R. Haase b. M. Chiudinelli 62 76(3)

 

RISULTATI DOPPIO:

 

[2] I. Dodig / M. Granollers b. R. Harrison / S. Johnson 76(5) 62

[Q] M. Daniell / D. Inglot b. [1] H. Kontinen / J. Peers 76(5) 63

Monroe / J. Sock b. [3] R. Klaasen / R. Ram 36 63 10-7