Atp 500 Basilea, Federer c’è, ma non si vede!

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Nella foto Roger Federer intento a firmare autografi ai fans (foto Kurt Schorrer)

Da Basilea, Fabrizio Salvi

 

Roger Federer è tornato a casa come nel famoso film di Fred McLeod Wilcox. Basilea è la sua città, quella dalla quale tutto è cominciato e gli Swiss Indoors sembrano la vetrina ideale per allestire a festa il ritorno del “figliol prodigo”. Manifesti, vele, gigantografie del Divino? Niente di tutto ciò, la Svizzera si contraddistingue anche in questo, manifestando una pacata felicità mista ad orgoglio nazionale che sprizza in ogni angolo di questa splendida città. Da Marktplatz a St. Jakob tutti sanno che dopo la rinuncia dello scorso anno Roger tornerà ed è un evento. Tutti lo sanno, tutti ne parlano ma per le strade tutto tace.

Percorrendo la strada che porta a Church Road, Wimbledon, i negozianti di tutti i generi decorano le proprie vetrine con palline da tennis, racchette e poster. A Basilea? Quasi niente, se non per qualche vela con su scritto Swiss Indoors e poco altro. Curioso se si pensa a quanto Roger abbia esportato il marchio della città agli amanti del tennis (e non solo), quindi stupisce che la prima gigantografia di un giocatore la si trovi solamente di fronte alla boutique Lacoste, lasciando a voi immaginare chi possa essere il testimonial. Proprio lui, Nole Djokovic che a Roger lo ha privato almeno di 3 titoli Slam. Non un affronto, per carità, ma un fatto quanto mai curioso e che sembrava il caso di rimarcare.

Nella foto la boutique Lacoste in Freie Str. a due passi da Marktplatz

Diverso è l’approccio con i fan, Roger ha il suo club da un po’ di anni e il suo pubblico – se mai si può confinare – ha risposto presente. Una folla degna di tale campione che ha inorgoglito non solo la sua terra, ma tutto il pubblico del tennis. Un’immagine che trascende da qualche cartellone che, a conti fatti, fa poca differenza, almeno qua.