di Daniele Rossi
Gli Australian Open 2019 verranno ricordati per aver dato vita all’alba di un nuovo fenomeno: uno splendido Stefanos Tsitsipas elimina il due volte campione in carica Roger Federer per 6-7(11) 7-6(3) 7-5 7-6(5). Molti avevano paragonato questo match a quello tra lo stesso Federer e Pete Sampras a Wimbledon nel 2001, che aveva idealmente rappresentato il cambio della guardia tra il campione statunitense e l’allora imberbe e talentoso svizzero. E così come accadde allora sul Centre Court, a vincere oggi è stato il giovane rampante, che non solo ha brillato a livello tecnico e atletico, ma anche dal punto di vista della personalità.
L’ombra della paura non ha attraversato neanche per un momento gli occhi del giocatore ateniese che anzi ha spesso sfidato Federer sul suo campo, quello del tocco e del gioco a rete. Per Roger una sconfitta dolorosa, che lo farà scendere dal terzo al sesto posto e anche una marea di rimpianti per le occasioni sprecate.
Occasioni che sono fioccate fin da subito, quando il greco nel primo convulso game ha salvato due palle break. Il set è poi volato senza scossoni fino al tie-break, dove Roger è riuscito a fare la differenza con un’accelerazione di diritto solo sul 12-11.
La partita sembra essersi incanalata sui binari giusti per lo svizzero, ma Tstitsipas non si perde d’animo e inizia a servire in maniera impeccabile. Dall’altra parte Roger smarrisce improvvisamente il diritto che diventa una banca quasi inesauribile di errori. Nonostante ciò Federer vede svanire due palle break sul 3-2 e soprattuto 4 set point sul 5-4 e servizio Tsitsipas, di cui due sue sulla seconda. Troppo passivo l’elvetico in risposta, ma anche tremendamente bravo il greco a giocare in maniera coraggiosa. Roger va avanti 3-0 nel tie-break, ma poi si perde in un’altra marea di errori banali, consentendo a Stefanos di vincere 7 punti consecutivi e pareggiare l’incontro.
Nel terzo la storie si ripete, con Tsitsipas capace di annullare altri due break point; questa volta però sul 5-6, Roger si fa prendere il tempo dall’avversario e si trova sotto di due set point. Il primo lo annulla, sul secondo affossa l’ennesimo diritto in rete.
Il quarto parziale viaggia sul più totale equilibrio e ci vogliono ancora i sette punti. Scambio di mini-break all’inizio, poi a decidere tutto è un diritto lungo di Federer sul 5-5. Tsitsipas non trema e chiude dopo tre e ore e cinquanta minuti di gioco la più importante vittoria della sua carriera.
Prestazione strepitosa di Tsitsipas, che ha sciorinato il suo repertorio a tutto campo, comprensivo di un gran servizio (20 ace e 78% di punti vinti con la prima), due fondamentali di livello assoluto (62 vincenti e 36 errori), una condizione atletica mostruosa e un killer instinct da predatore. Difficile dire se sarà in grado di confermarsi e vincere già il titolo, ma di sicuro si tratta di una mera questione di tempo.
Tempo che passa e che si fa sentire sulle gambe di Roger Federer, alla seconda eliminazione consecutiva agli ottavi di finale in uno Slam. Sconfitte non nette, ma arrivate a seguito di prestazioni sottotono e piene di occasioni sprecate (oggi 0 su 12 sulle palle break). Poco reattivo con i piedi, quasi disastroso col diritto e molto passivo col rovescio, il fenomeno svizzero abdica da campione in carica, passando il testimone a quello che sembra a tutti gli effetti, il suo legittimo erede.
Tsitsipas nei quarti giocherà contro Roberto Bautista Agut, protagonista di un inizio di 2019 strepitoso. Dopo aver trionfato a Doha, oggi ha estromesso l’altro finalista dell’anno scorso, Marin Cilic, dopo un’aspra lotta di cinque set. Si tratta della terza partita sulla lunga distanza su quattro partite vinta dal guerriero iberico, non solo più solo solido regolarista, ma giocatore potente capace di generare un gran quantità di vincenti con entrambi i colpi da fondocampo.
RISULTATI 4° TURNO
[14] S. Tsitsipas b. R. Federer 6-7(11) 7-6(3) 7-5 7-6(5)
[22] R. Bautista Agut b. [6] M. Cilic 6-7(8) 6-3 6-2 4-6 6-4
