“Quando una porta si chiude, se ne apre un’altra”, era solito dire Alexander Graham Bell. Un concetto ampiamente noto, una filosofia di vita se vogliamo, che ad alcuni calza davvero a pennello. Alla fine dell’ottobre del 2023, dopo aver subito ben tre interventi chirurgici nei precedenti quattro anni, Matteo Donati (classe 1995 – con un best ranking da numero 159 del mondo e 6 titoli vinti a livello ITF) è stato costretto a lasciare il tennis giocato. Venuta a conoscenza del fatto tramite i social network, la coetanea Yulia Putintseva (i due si conoscono da quando erano junior) lo ha contattato per chiedergli se potesse darle una mano in veste di coach. È partita così una collaborazione che ha rilanciato alla grande la carriera della moscovita (di cittadinanza kazaka), rimasta ferma al successo di Budapest nel 2021.
Poche settimane fa Yulia è tornata a trionfare in un torneo WTA sull’erba di Birmingham, ed oggi ha confermato il suo ottimo momento fermando a 21 la serie di successi consecutivi della numero uno del mondo Iga Swiatek, rimontata 3-6 6-1 6-2. In una classica giornata di pioggia il match di terzo turno sul campo numero uno si è disputato con il tetto coperto. La fuoriclasse di Varsavia ha aperto le danze con un vincente di dritto in lungolinea dopo un’ottima prima di servizio, chiudendo il game con un rovescio in contropiede. Messa subito in difficoltà dal ritmo imposto dalla polacca classe 2001, Putintseva ha dovuto salvare quattro palle break per riuscire a tenere il primo turno di battuta (1 a 1). La kazaka è stata costretta però a capitolare nel sesto gioco, quando ha perso il servizio a zero. La leader del circuito femminile ha confermato il break con una spettacolare esecuzione vincente di rovescio scagliata in lungolinea che ha accarezzato la riga (5-2). Quindi, dopo aver respinto nel nono game l’assalto di Yulia (ben tre chance di contro break salvate), Swiatek ha chiuso non senza fatica la prima partita sul 6-3.
Fiduciosa del proprio gioco vario e fantasioso (tanti sono stati i cambi di ritmo – slice, palle corte – messi in campo dalla kazaka), Putintseva non ha mollato, alzando ulteriormente il livello del suo tennis e strappando così nel quarto il gioco il servizio ad Iga. La numero uno del tabellone ha reagito subito, costruendosi una chance per l’immediato contro break (30-40) annullata però splendidamente da un vincente di dritto in lungolinea di Yulia, scagliato in condizioni di precario equilibrio, che ha permesso alla ventinovenne moscovita di allungare (4 a 1). Swiatek si è smarrita (11 gli errori non forzati commessi nel parziale, 1 solo dall’avversaria), al cospetto di una kazaka sempre più straripante che ha pareggiato il conto dei set con un vincente di dritto scoccato dal centro del campo: 6 a 1.
La numero uno del mondo ha lasciato il campo per provare a schiarirsi le idee, evidentemente senza però riuscirci. Incapace di organizzare una controffensiva (non solo a causa di una superficie certamente ad oggi ancora indigesta, ma soprattutto per la qualità espressa oggi dalla Putintseva), Iga ha subito l’aggressività in risposta di Yulia, cedendo subito (a zero) il turno di servizio e ritrovandosi (dopo un parziale di 16 punti a 3) sotto 4 a 0. Swiatek, dopo aver perso nove game consecutivi (dall’uno pari del secondo set), è finalmente riuscita a muovere il punteggio, ma non a riaprire un match che, con grande merito, Putintseva ha condotto con autorevolezza fino al 3-6 6-1 6-2 che, dopo quasi due ore di partita, le è valso l’approdo agli ottavi di finale dove affronterà Jelena Ostapenko (2 a 2 i precedenti).
Subito dopo, il campo numero uno è stato il teatro del successo per 6-0 6-1 della trionfatrice dell’edizione 2022 dei Championships Elena Rybakina sulla ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki, in tabellone grazie ad una wild card. Un match senza storia in cui il pathos è stato offerto solo dalle modalità di svolgimento. Dopo l’uscita del sole, gli organizzatori hanno infatti scelto di aprire il tetto. La venticinquenne kazaka in versione deluxe ha imposto fin da subito il suo ritmo e, con i piedi costantemente ben piantati sulla riga di fondo campo, spingendo sempre con margine ha strappato per tre volte il servizio alla campionessa danese (33 anni il prossimo 11 luglio) senza lasciare mai più di due punti in risposta: 6 a 0 in appena 26 minuti.
Quindi, per problemi di luminosità, si è deciso di richiudere il tetto. Nel mentre uno scroscio di pioggia ha bagnato il campo, imponendo tra i due set una pausa più lunga del previsto. Dall’alto della sua esperienza Caroline ha cercato di sfruttare a suo vantaggio la situazione ma, dopo qualche minuto di appannamento della kazaka (costretta nel terzo game a salvare l’unica palla break concessa nella sua partita), Lena è tornata a far viaggiare la palla ad una velocita insostenibile per l’avversaria (sommersa da 36 vincenti, di cui 9 ace) fino al 6-0 6-1 che, in appena 57 minuti, ha chiuso i conti. Al prossimo turno Rybakina è attesa da Anna Kalinskaya, uscita vittoriosa dal derby russo con Liudmila Samsonova per 7-6 (4) 6-2. Così come Gauff nella parte bassa, l’allieva di Stefano Vukov sembra la principale favorita del suo lato di tabellone.
WIMBLEDON 2024
[31] B. Krejcikova b. J. Bouzas Maneiro 6-0 4-3 rit.
[14] J. Ostapenko b. B. Pera 6-1 6-3
Wang Xin b. H. Dart 2-6 7-5 6-3
[17] A. Kalinskaya b. [15] L. Samsonova 7-6 (4) 6-2
Putintseva b. [1] I. Swiatek 3-6 6-1 6-2
[21] E. Svitolina b. [10] O. Jabeur 6-1 7-6 (4)
[4] E. Rybakina b. C Wozniacki 6-0 6-1
(11) D. Collins b. (20) B. Haddad Maia 6-4 6-4