AO uomini, day 1: bye bye Andy? Bene gli azzurri, esce solo Berrettini

0
415

 

Dovesse essere il tuo addio, sicuramente il modo migliore per dire addio al tennis“. Non poteva esserci migliore incipit per l’inusuale intervista riservata al perdente. Di solito i perdenti parlano solo nelle finali, ma il primo turno dell’Australian Open 2019 potrebbe essere il finale della carriera di Andy Murray. A fine incontro Nicola Arzani lo ha raggiunto in panchina per invitarlo a restare in campo. E dopo le timide parole del vincitore, Roberto Bautista-Agut, la scena è tutta per Sir Andy Murray. L’emozione aveva già fatto capolino negli ultimi giochi e un pizzico impacciato – ma chi non lo sarebbe, davanti al fortunato pubblico della Melbourne Arena che ti riserva standing ovation già da un quarto d’ora, a partita ancora in corso – partono i ringraziamenti ai presenti, all’avversario e ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla sua carriera, compreso chi lo intervista, suo primo coach nel circuito, Mark Petchey.

E poi uno spiraglio: “È bellissimo giocare qui. magari ci vedremo di nuovo, tutto è possibile (e boato del pubblico). Farò tutto il possibile, dovrei affrontare un intervento pesante che comunque non garantirebbe il mio ritorno in campo“. Forse del tutto inaspettato, la conferenza stampa pre torneo sembrava chiara, “se tutto va bene arrivo a Wimbledon, ma potrei chiudere qua“. Un colpo di scena o una frase di rito? Vedremo. Nel frattempo sulla Melbourne Arena viene mandato un video con i saluti e gli auguri di colleghe e colleghi, a lui, “inspiration” come sportivo e come persona, tutti ormai certi del suo ritiro.

E se l’emozione ci tradisce anche solo quando finisce un viaggio, oggi la partita probabilmente l’abbiamo seguita tutti, o quasi, con il trasporto di un addio non voluto. Anche se Murray ha di che essere orgoglioso e soddisfatto, dai risultati al rispetto e all’amicizia tributati a lui dai colleghi, non solo in questi ultimi giorni. E oggi, l’impegno lo ha onorato come suo solito, dando veramente tutto, contro un avversario particolarmente in forma come Roberto Bautista-Agut. Sotto di due set ed un break, nelle sue condizioni fisiche, in molti avrebbero gettato la spugna e raccolto il meritato commiato. Non Andy, che ha messo a fuoco la grinta e le energie residue per aggrapparsi ad ogni palla, allungandosi anche dove le gambe non lo aiutavano e trovando le soluzioni di fino che spesso lo hanno tirato fuori da situazioni difficili.

Non voleva andarsene da perdente secco, ha richiamato più volte all’ordine quella gamba traditrice con pugni e racchettate e, con due tie-break, si è arrampicato fino ad un insperato quinto set. Bautista Agut, che sicuramente non passerà agli annali del tennis come un essere spietato, ci ha messo qualcosa di suo, soprattutto nel quarto set, giocato oltre modo contratto, e rischiando di andare per primo sotto di un break nel quinto set. Lo scozzese, avanti 1-0 e 0-30 in risposta, ha pagato però delle scelte azzardate, frutto quasi sicuramente della stanchezza di quattro ore di gioco. Lo spagnolo, scampato il pericolo, si è dato una scossa nel gioco successivo con una risposta fulminante di dritto che lo ha instradato verso il break che aveva già il gusto amaro della fine partita. Un parziale di cinque giochi consecutivi e Murray, già visibilmente commosso, a servire per restare nel match. Il pubblico è già in piedi, Andy annulla eroicamente un match point e mantiene, forse per l’ultima volta, il servizio. Bautista Agut liquida la pratica nel gioco successivo e senza esultare va a rendere omaggio all’avversario dall’altra parte del campo.

In casa Italia la prima giornata dell’Australian Open porta un bilancio di 3 successi ed una sconfitta. Perde, ma non demerita Matteo Berrettini, il cui sorteggio non era stato sicuramente fortunato, opponendolo al greco Stefanos Tsitsipas. Matteo riesce a portare a casa il primo set al tie-break, ma nel secondo e terzo parziale subisce il pressing di Tsitsipas, soprattutto sul rovescio. Nel quarto set registra il suo gioco, ha l’occasione di portarsi avanti ma non riesce a trasformarla e nel tie-break viene tradito in chiusura da un doppio fallo. Più benevola l’urna con Stefano Travaglia e Thomas Fabbiano che hanno portato a casa il risultato lasciando entrambi per strada un set. Travaglia incontrerà al secondo turno Nikoloz Bashilavili, visto in buone condizioni a Doha, Fabbiano invece affronterà lo statunitense Opelka, autore di una delle sorprese di giornata, avendo eliminato, a suon di ace e tie-break, la testa di serie numero 9, John Isner. In quattro set avanza al secondo turno anche Andreas Seppi, sempre a suo agio da queste parti, eliminando, in un incontro sulla carta equilibrato, la testa di serie numero 31 Steve Johnson. Per l’altoatesino adesso ci sarà l’australiano Thompson.

L’altra sorpresa di giornata è l’eliminazione del semifinalista 2018, Kyle Edmund, decisamente non fortunato a pescare una delle mine vaganti del tabellone, Tomas Berdych. Il ceco, dopo una stagione interlocutoria, già a Doha aveva fatto intendere di essere tornato in campo quest’anno con intenzioni tutt’altro che da comprimario. Vincono in tre set i finalisti della passata edizione, Roger Federer e Marin Cilic, e percorso netto, senza strafare, anche per Rafael Nadal, tornato a giocare una partita ufficiale dal ritiro agli US Open contro del Potro a settembre scorso.

 

Risultati primo turno (parte bassa):

[6] M. Cilic b. B. Tomic 6-2 6-4 7-6(3)
M. McDonald b. A. Rublev 6-4 6-4 2-6 6-4
R. Albot b. M. Mmoh 3-6 6-3 6-4 6-2
[26] F. Verdasco b. [Q] M. Kecmanovic 7-6(5) 6-3 6-3
[22] R. Bautista Agut b. A. Murray 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(4) 6-2
J. Millman b F. Debonis 6-3 3-6 7-6(3) 6-2
Y. Nishioka b. T. Sandgren 6-4 7-6(5) 4-6 6-4
[10] K. Khachanov b. P. Gojokowicz 3-6 6-3 6-4 6-3
[14] S. Tsitsipas b. M. Berrettini 6-7(3) 6-4 6-3 7-6(4)
[Q] V. Troicki b. R. Carballes Baena 6-1 1-6 2-6 6-1 6-4
[Q] S. Travaglia b. G. Andreozzi 6-7(3) 6-2 6-3 6-2
[19] N. Basilashvili b. [Q] C. Eubanks 6-4 4-6 7-6(6) 6-3
[30] G. Monfils b. D. Dzumhur 6-0 6-4 6-0
T. Fritz b. C. Norrie 6-3 7-6(6) 6-2
[Q] D. Evans b. [Q] T. Ito 7-5 6-1 7-6(8)
[3] R. Federer b. D. Istomin 6-3 6-4 6-4
[5] K. Anderson b. A. Mannarino 6-3 5-7 6-2 6-1
F. Tiafoe b. [Q] P. Gunneswaran 7-6(7) 6-3 6-3
J. Thompson b. F Lopez 6-1 7-6(0) 6-3
A. Seppi b. [31] S. Johnson 6-4 6-4 4-6 6-3
[20] G. Dimitrov b. [PR] J. Tipsarevic 4-6 6-3 6-1 6-4
P. Cuevas b. D. Lajovic 6-4 7-5 6-1
T. Fabbiano b. [WC] J. Kubbler 6-4 7-6(1) 2-6 6-3
J. Opelka b. [9] J. Isner 7-6(4) 7-6(6) 6-7(4) 7-6(5)
T. Berdych b. [13] K. Edmund 6-3 6-0 7-5
R. Haase b. G. Garcia Lopez 7-5 6-4 7-5
D. Kudla b. [WC] M. Polmans 5-7 1-6 6-2 6-3 6-2
[18] D. Schwartzman b. [Q] R. Molleker 6-1 6-3 4-6 6-0
[27] A. De Minaur b. P. Sousa 6-4 7-5 6-4
[Q] H. Laaksonen b. M Basic 6-4 7-6(4) 4-6 6-3
M Ebden b. J.L. Struff 1-6 6-4 6-3 6-4
[2] R. Nadal [WC] J. Duckworth 6-4 6-3 7-5