Pronostici rispettati nella giornata dedicata agli ottavi di finale della parte alta del tabellone, che non a caso ha visto il successo di tutte le teste di serie. Ad aprire le danze sul Philippe Chatrier è stata la numero uno del mondo nonché campionessa in carica Iga Swiatek, che con il 6-0 6-0 rifilato ad Anastasia Potapova in appena 40 minuti di gioco ha vinto il match più veloce della sua carriera. E se è vero che la russa partiva largamente sfavorita, nessuno avrebbe pensato di vederla lasciare il campo con appena dieci punti vinti. Non ha certo pagato l’emozione, la ventitreenne di Saratov che sul centrale parigino aveva già esordito cinque anni eliminando al primo turno Angie Kerber. Di sicuro, in una giornata fredda e ventosa, ha subito l’onda d’urto dell’uragano Swiatek.
Entrambe classe 2001, non si erano affrontate mai prima d’ora nel circuito maggiore, ma solo a livello junior quando nel 2016, proprio al Roland Garros, la russa superò in rimonta la polacca per 4-6 6-3 6-0 diventando poche settimane dopo la numero uno del mondo. All’epoca Anastasia (convolata sul finire dello scorso anno a nozze con il collega Alexander Shevchenko) sembrava avere qualcosa in più, ma nel passaggio tra i grandi ha mostrato solo a tratti il suo talento, mettendo fin qui in bacheca due titoli WTA in singolare e tre in doppio. Dopo aver sofferto le pene dell’inferno al secondo turno quando era stata costretta a salvare un match point contro Naomi Osaka, dal canto suo Iga è tornata ad esprimersi al massimo del suo potenziale. Ad attenderla ai quarti di finale, in un match di lusso, sarà la numero cinque del tabellone Vondrousova (finalista su questi campi nel 2019) contro cui, nei tre precedenti, non ha mai perso.
Mentre Swiatek dominava sul centrale, Marketa Vondrousova soffriva inizialmente la verve di Olga Danilovic sul campo intitolato a Suzanne Lenglen. Dopo essere stata sotto 4-1, la ceca ha però cambiato marcia e con grande concentrazione ha condotto le operazioni fino al 6-4 6-2 che le è valso il passaggio al turno successivo. Altra precoce promessa del tennis, la ventitreenne serba (figlia del celebre cestista Pedrag) ha provato a sfruttare l’onda lunga dei successi ottenuti in rimonta nei turni precedenti, ma alla fine (complice anche un eccesso di nervosismo nel finale della prima frazione) ha dovuto pagare dazio alla maggior classe ed esperienza a certi livelli della numero sei del mondo. Il sorriso con cui comunque al termine dell’incontro ha salutato la Francia, può segnare il punto di ripartenza di una carriera che certamente non può essere quella rappresentata dal ranking con cui era arrivata sulla terra rossa parigina (numero 93 del ranking).
Dopo un periodo certamente non sereno, né in campo (data la scarsezza di risultati ottenuti dopo il trionfo di Wimbledon) né fuori (con l’annunciata separazione dal marito), il quarto di finale raggiunto da Vondrousova celebra il ritorno ad alti livelli di una giocatrice con una manualità come poche. Una sensibilità di tocco esaltata oggi nel duello sulla diagonale sinistra tra due mancine, che ha messo in evidenza l’infinita quantità di soluzioni di cui Marketa è in grado di disporre. Giocare contro Swiatek a Parigi (contro cui ha già perso qui nel 2020 rimediando appena tre game) sembra una missione impossibile per chiunque, ma la giocatrice di Sokolov (25 anni il prossimo 28 giugno) ha nelle mani il tennis per cercare di mettere in difficoltà la fuoriclasse di Varsavia.
Avanza ai quarti di finale anche la numero tre del ranking WTA Coco Gauff, che nel secondo match di giornata andato in scena sul Philippe Chatrier non ha lasciato scampo ad Elisabetta Cocciaretto, sconfitta per 6-1 6-2 in un’ora di partita. Per quanto sfavorita, le speranze di Elisabetta di fare partita erano legate all’efficacia del suo dritto (solitamente il colpo invece meno sicuro della ventenne di Delray Beach). I miglioramenti mostrati da Coco sul lato destro hanno però privato l’azzurra della chiave tattica più importante per cercare di scardinare il gioco della statunitense, che ha fatto valere la maggiore pesantezza di palla. Soprattutto, nonostante l’approccio aggressivo, Elisabetta non è riuscita a sfruttare la giornata non particolarmente brillante al servizio della campionessa degli US Open, non riuscendo ad incidere in risposta sulle seconde di servizio. Il miglior risultato a livello slam fin qui raggiunto in carriera lascia comunque alla ventitreenne marchigiana ottime sensazioni, che l’aiuteranno nel processo di consolidamento ad alti livelli iniziato già lo scorso anno.
Dopo quattro match senza aver perso un solo set, Gauff è attesa dall’ostacolo Ons Jabeur. Al termine di una partita tutt’altro che spettacolare, la già tre volte finalista slam si è imposta per 6-4 6-4 su Clara Tauson. Non è ancora la miglior versione della tunisina classe 1994 (28 vincenti e 24 errori non forzati messi a referto oggi), quella che per intenderci aveva incantato gli appassionati tra il successo di Madrid (2022) e la seconda finale a Wimbledon (2023), ma l’uscita dal tunnel non sembra poi così lontana. Per competere però contro questa Gauff, avanti 4 a 2 nei precedenti, servirà esprimersi ad un livello ben più alto di quello mostrato in questi primi turni.
Roland Garros – Ottavi di Finale (parte alta)
[1] I. Swiatek b. A. Potapova 6-0 6-0
[5] M. Vondrousova b. O. Danilovic 6-4 6-2
[3] C. Gauff b. E. Cocciaretto 6-1 6-2
[8] O. Jabeur b. C. Tauson 6-4 6-4