WTA Roma 2024: Rybakina si ritira, Sabalenka passa in rimonta. Fuori Paolini

0
118
©photo Patrick Boren

Sono dispiaciuta di dover saltare il torneo quest’anno, ma sfortunatamente non mi sento abbastanza bene da competere. Ho bellissimi ricordi dallo scorso anno, non vedevo l’ora di difendere il titolo. Roma è così speciale per me, tornerò l’anno prossimo per giocare davanti ai tifosi italiani e provare a riconquistare il titolo”. Con queste parole, pronunciate a poche ore dall’esordio previsto sul Centrale contro Irina-Camelia Begu, la campionessa in carica degli Internazionali d’Italia ha comunicato il suo ritiro dal torneo. Un brutto per colpo la manifestazione così come per la stessa Elena Rybakina, che in questa prima di parte di stagione su terra rossa era stata capace di vincere a Stoccarda (eliminando anche Swiatek) e raggiungere la semifinale a Madrid (fermata in rimonta solo da Sabalenka). Un destino amaro, quello della vincitrice dell’edizione 2022 di Wimbledon, che anche due mesi fa le aveva impedito di difendere il titolo conquistato nella passata stagione sul cemento californiano di Indian Wells.

Avanza invece al terzo turno la finalista della passata edizione degli IBI, Anhelina Kalinina. Dopo il bye del primo turno, la tennista ucraina classe 1997 è rimasta in campo una manciata di minuti, il tempo di vincere i primi due game prima che la connazionale Lesia Tsurenko fosse costretta al ritiro. Sua prossima avversaria sarà la numero 8 del seeding Maria Sakkari, reduce da un convincente doppio 6-2 rifilato a Varvara Gracheva. Prepotente l’affermazione della due volte Regina di Roma Elina Svitolina, che sul campo intitolato a Nicola Pietrangeli non ha lasciato scampo a Sara Errani: 6-0 6-2.

Lascia il Foro Italico anche Elisabetta Cocciaretto, che sul Centrale ha lottato fino all’ultimo punto, prima di arrendersi all’ex numero 4 del mondo Caroline Garcia con il punteggio di 6-2 7-6 (5). Al prossimo turno la francese classe 1993 se la vedrà con Danielle Collins, la statunitense che ha già annunciato il ritiro a fine anno sebbene stia giocando la miglior stagione della carriera. Non ha ancora ritrovato lo smalto dei giorni migliori la tre volte finalista slam Ons Jabeur, superata in tre set da una combattiva Sofia Kenin: 7-5 2-6 6-4 il risultato finale in favore della tennista classe 1998. Un’altra americana, Katie Volynets, ha messo a dura prova la numero due del mondo (nonché tra le favorite della vigilia) Aryna Sabalenka. Dopo essere stata costretta al set decisivo in quel di Madrid in ben 5 dei 6 match disputati, la ventiseienne bielorussa ha portato l’altalena di emozioni anche nella Grand Stand Arena, imponendosi in rimonta dopo 135 minuti di partita per 4-6 6-3 6-2.

A chiudere il programma di giornata sul Campo Centrale è stato il successo di Mayar Sherif su Jasmine Paolini per 7-6 (4) 2-6 6-4 al termine di una battaglia durata 2 ore e 41 minuti. La tennista egiziana, che proprio in Italia (a Parma) nel 2022 è stata in grado di vincere il suo primo e fin qui unico titolo nel circuito maggiore, ha avuto il merito di resistere alla pressione ed al ritmo imposto dalla generosa vincitrice del WTA 1000 di Dubai, soprattutto dopo aver subito il break all’inizio del terzo set che sembrava poter indirizzare il match verso i colori azzurri. Approfittando di un tanto improvviso quanto inaspettato calo fisico dell’allieva di Renzo Furlan, che quando le gambe hanno iniziato a girare meno non è più riuscita ad esprimersi sui livelli che le competono, Sherif (alternando alla profondità dei colpi l’efficacia delle smorzate) si è così guadagnata un terzo turno di prestigio contro l’eterna Vika Azarenka: 6-7 (5) 6-4 6-3 il punteggio con cui, dopo 2 ore e 51 minuti, la campionessa di Minsk (finalista agli IBI nel 2013) ha saputo rimontare Magda Linette.