Alla scoperta di: Gianluca Di Nicola

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Di Adamo Recchia

Gianluca Di Nicola, ventunenne giocatore abruzzese, la scorsa settimana ha raggiunto la finale nel Futures di Santa Margherita di Pula, superato solo dal francese Moutet (n.234 ATP).

Grazie a questo successo Gianluca è entrato nella top 600, attualmente è il n.578 del ranking ATP. Il suo sogno, vivere di tennis, sta diventando sempre più concreto. 

Il ragazzo di Avezzano ci racconta di sé in una breve intervista.

Come hai scoperto il tennis? 

Ho scoperto il tennis, grazie a mio padre, a soli quattro anni. Mi ha insegnato tutto lui e appena potuto, raggiunta l’età giusta, abbiamo cominciato a provarci facendo tornei. 

 

Quando hai capito che il tennis poteva diventare il tuo lavoro?

Ho capito che poteva diventare il mio lavoro quando andando in giro per tornei ho visto che c’erano delle qualità, anche se io ho vissuta sempre la cosa con grande serenità e ancora adesso penso soprattutto a stare bene in campo e divertirmi. 

 

Dove ti alleni?

Mi alleno e mi sono sempre allenato a casa, ovvero ad Avezzano, con mio padre Italo. Abbiamo sempre fatto tutto insieme. Purtroppo abbiamo qualche difficoltà per quanto riguarda la struttura e gli sparring, anche se ci sono un paio di ragazzi della zona che stanno crescendo molto con cui potermi allenare.

 

Ora hai un ranking 578, qual è il tuo obiettivo?

Nelle ultime settimane, giocando buone partite, ho migliorato un pò il mio ranking andando sotto i 600. Il mio primo obiettivo è quello di migliorare sotto tutti i punti di vista, sia a livello tecnico che mentale. Ovviamente l’obiettivo principale è quello di diventare un professionista a tutti gli effetti, quindi come dico spesso: vivere di tennis. 

 

Quale vittoria ricordi con maggior piacere?

Di vittorie belle ce ne sono state tante, ma non posso dimenticare quella che mi ha dato il mio primo titolo Futures davanti alla mia famiglia a Frascati, in finale per 6-2 al terzo contro il mio grande amico Daniele Capecchi. 

 

Quali ritieni siano i tuoi colpi migliori e quali vorresti migliorare?

Il mio colpo migliore è sicuramente il dritto anche se mi sento abbastanza sicuro e solido anche con il rovescio. Mentre il colpo che sicuramente devo continuare a migliorare è il servizio. 

 

Quale superficie prediligi e quale non sopporti?

Non c’è una superficie che non sopporto, mi adatto abbastanza bene su tutte, ma preferisco sicuramente giocare sul veloce (play-it). 

 

Quale è il tuo pensiero inerente alcune proposte di modifica delle regole, quali l’abolizione del net o della seconda palla di servizio?

Diciamo che non sarebbero innovazioni che mi entusiasmerebbero e, sinceramente, penso che tutto debba rimanere così com’è.