La mente comanda, il corpo risponde, il trionfo di Sinner arriva

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Roland Garros 2022 Jannik Sinner
©photo Patrick Boren

A distanza di poche ore dalla finale degli Australian Open che ha consegnato nelle mani di Jannik Sinner il primo titolo Slam in carriera, il pensiero va ancora più deciso alle qualità mentali espresse ancora una volta dal ragazzo azzurro.

Nonostante i 22 anni, la maturità di Sinner non si manifesta solo nelle parole e negli atteggiamenti in campo, ma lo fa in maniera dirompente nei momenti chiave degli incontri. Oggi ne é stata la prova. Dopo un torneo vissuto a vele spiegate, con avversari superati in agilità, incluso Novak Djokovic nella “semifinale impossibile” a Melbourne Park, oggi Jannik ha dovuto affrontare emozioni diverse, nuove ed esplorare nuove capacità di rinascita.

La tensione iniziale, seppur più che comprensibile e comunque ben mascherata nel volto, si é manifestata nei suoi colpi risultati insolitamente meno precisi e penetranti. Di contro Medvedev ha ritrovato energie ed ha giocato un tennis di livello “top class”, scavando un solco tra sé e l’azzurro che ha fatto presagire al peggio i milioni di italiani di fronte ai loro televisori. Spalle al muro, sotto di 2 set, col peso della prima finale slam vissuta da favorito – lo dice il torneo, lo dicono i bookmakers -, c’erano tutti gli ingredienti per un risvolto negativo e un rimando a miglior giornata per il raggiungimento di questo traguardo.

Sinner ha scavato nell’unicità del suo essere e ha cominciato a riemergere passo a passo, prendendosi prima un set, poi il secondo, dando la sensazione di allungo. Una reazione mentale supportata dal corpo, mobile e di nuovo reattivo, che gli ha permesso di scardinare la difesa di Medvedev – di contro progressivamente in calo – e di uscirne in allungo, non guardandosi più indietro.

Una vittoria esemplare, per certi aspetti. Il corpo é fondamentale, ma la testa comanda e se gli input che vengono dall’alto sono positivi, allora anche quello che sembra impossibile può in qualche modo prendere forma. Per certi versi questa vittoria così sofferta, arrivata in rimonta, é ancora più significativa di una più classica in tre set.