Australian Open 2024, day 15: Sinner rimonta storica. Primo slam in carriera. Battuto Medvedev in cinque set

0
237
credit @AustralianOpen

La storia è fatta: Jannik Sinner rimonta due set di svantaggio a Daniil Medvedev e vince gli Australian Open, primo italiano in assoluto, riportando uno Slam in Italia dopo quasi 48 anni dalla vittoria di Adriano Panatta al Roland Garros.

Il primo set è spiazzante. Jannik vince il sorteggio e sceglie di partire al servizio ma, anche se fa suo il primo game, è visibilmente contratto e poco efficace e Medvedev inizia a prendergli le misure stando più vicino alla riga di fondo rispetto alla posizione che adotta di solito. Da parte sua il russo comincia piazzando ace e prime con scioltezza mentre Jannik sente la tensione e non riesce a servire in modo incisivo. Medvedev lo aggredisce a partire dalla risposta, prende in mano il comando del gioco portandolo ripetutamente all’errore e nel terzo game mette a segno il break. Il russo continua a servire in modo impeccabile, piazzando un ace o due ogni volta che è lui a mettere la palla in gioco, non sbaglia praticamente un colpo e domina quasi tutti gli scambi strappando ancora il servizio a Jannik nel nono game che vale il 6-3.

Anche nel secondo parziale è sempre Medvedev a dettare le condizioni di gioco. Il russo non concede niente alla battuta, costringe Jannik a salvare quattro palle break nel secondo game e poi gli strappa il servizio due volte consecutive salendo 5-1. Il margine è talmente ampio e il russo si rilassa quel tanto che basta a Jannik di sovvertire momentaneamente l’inerzia dell’incontro riuscendo per la prima volta a prendere l’iniziativa del gioco e a recuperare un break di svantaggio. Jannik serve bene e si avvicina al russo ma l’illusione della possibile rimonta si infrange nel nono game quando Jannik si vede annullare una palla break con un ace piazzato dal russo che poi chiude con un altro 6-3.

I segnali di cambiamento intravisti negli ultimi game diventano certezze nel terzo parziale. Jannik inizia a servire meglio, piazza la prima con più continuità e gioca meno contratto da fondo tenendo il ritmo del russo che però non accusa alcun calo e regna l’equilibrio. Entrambi giocano con molta attenzione e non concedono palle break fino al decimo game quando arrivano i primi errori di Medvedev che non riesce più a recuperare le accelerazioni di Jannik trovandosi in condizioni di difesa disperate. Jannik coglie l’attimo e alza il ritmo, si procura un set point e strappa il servizio al russo chiudendo 6-4.

Jannik parte forte anche nel quarto set, tiene il servizio a zero e poi mette subito in difficoltà Medvedev costringendolo ad annullare due palle break nel secondo e quarto game con gran sofferenza prima di tenere il servizio. Il russo non riesce più a respingere gli attacchi di Jannik che impone un ritmo altissimo agli scambi e riesce a rimanere in scia affidandosi al servizio. In qualche modo però Medvedev trova sempre la forza di continuare a lottare anche quando sembrano essere finite le energie e nel settimo game si fa pericoloso ma Jannik cancella la palla break con un ace e allo stesso modo salva il servizio. Non arrivano più punti diretti e gli scambi si fanno più lunghi ma è sempre Jannik a comandare e nel decimo game scardina la difesa del russo, gli strappa il servizio dominando con il dritto e si prende il 6-4.

Dopo tre ore di lotta durissima comincia il set più importante della carriera di Jannik che gioca al massimo della perfezione. La tensione è altissima, gli scambi sono intensi e massacranti e i pericoli si presentano subito per entrambi. Jannik vince un lunghissimo e intenso scambio di 39 colpi per procurarsi il vantaggio e poi con un ace di seconda fa suo il primo game. Il servizio toglie dai guai anche il russo subito dopo ed entrambi vi si aggrappano mantenendo l’equilibrio fino al sesto game quando Jannik piazza vincenti in campo a partire dalla risposta e mette a segno il break subito confermato con sicurezza assoluta. Quando serve per il match arriva il momento della verità e Jannik lo coglie con la determinazione di uno che si è trovato in quella situazione tante altre volte chiudendo al primo match point con una accelerazione vincente di dritto in lungo linea che sfiora la riga.