ATP Metz 2023: Humbert profeta in patria. Shevchenko cede in due set

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@moselleopen

Coronando il sogno che aveva fin da bambino, un commosso Ugo Humbert ha conquistato l’edizione numero venti dell’ATP 250 di Metz superando all’ultimo atto Alexander Shevchenko. Per il venticinquenne francese, cui il successo mancava da oltre due anni (quando sull’erba di Halle nel giugno del 2021 sconfisse un altro russo, Andrey Rublev), si tratta del quarto titolo in carriera in altrettante finali disputate. Un risultato che proietta il transalpino al nuovo best ranking, consentendogli di raggiungere la posizione numero venti della classifica mondiale e chiudere per la prima volta la stagione da numero uno di Francia.

Sul veloce indoor dell’Arènes de Metz, Humbert ha approcciato la finale senza subire la pressione di essere il favorito d’obbligo, nonché quella di ritrovarsi a giocare un titolo nella città che lo ha visto nascere il 26 giugno del 1998. Ad eccezione di un piccolo passaggio a vuoto, quando avanti di un set e di un break nell’ottavo game della seconda partita ha concesso l’unica chance di break, il tennista francese ha giocato un match quasi perfetto. Praticamente inattaccabile nei suoi turni di servizio e spesso incisivo in risposta, Ugo ha fatto valere alla distanza la maggior esperienza nonché un bagaglio tecnico al momento più ampio di quello mostrato del russo.

Humbert ha conquistato il primo punto della finale con un’accelerazione mancina di dritto in lungolinea, tenendo a zero il game d’apertura. Agevole anche il primo turno di battuta di Shevchenko, chiuso con un ace esterno da sinistra senza concedere punti, che almeno inizialmente non è sembrato subire l’emozione della prima finale in carriera nel circuito maggiore, né il caloroso (tanto inevitabile, quanto corretto) tifo che il pubblico di casa ha riservato al suo beniamino.

Nel quarto gioco il tennista originario di Rostov (23 anni il prossimo 29 novembre) è stato sorpreso dall’aggressività di Humbert e, quando con il rovescio non ha superato la rete, ha consegnato al francese la prima chance di break della finale (30-40): Alexander non ha messo in campo la prima ed ha così subito la gran risposta di Humbert che ha spezzato l’equilibrio. Un vantaggio che il venticinquenne transalpino ha confermato nel game successivo, chiuso con due ace consecutivi (4 a 1).

Senza concedere praticamente nulla alla risposta del russo (appena tre punti in cinque turni), alternando battute al centro e slice esterni per aprirsi gli angoli, nel nono gioco Ugo è andato a set point con un servizio vincente da sinistra (40-15), prima di chiudere meritatamente la prima partita con un ace al centro: 6 a 3 in 29 minuti al cospetto di uno Shevchenko cui oggi sono mancati i colpi in lungolinea che sarebbero stati necessari per uscire dalla diagonale con il dritto mancino del francese.

Nella seconda partita il dominio dei turni di servizio ha rischiato di spezzarsi nel quinto game, aperto da un’elegante smorzata di Humbert a conclusione di uno dei rari scambi prolungati dell’incontro, ma il numero quattro del tabellone non è stato in grado di trasformare nessuna delle due chance consecutive avute per strappare la battuta ad Alexander. Un obiettivo centrato invece nel settimo gioco, che ha evidenziato la differente sensibilità dei due: se con una volée Humbert si era preso il primo punto, con un errore evitabile a rete Shevchenko ha ceduto il turno di servizio.

Nel game successivo, avanti di un set e di un break (4 a 3), Ugo ha commesso inaspettatamente un paio di gratuiti che hanno rischiato di rimettere in corsa il russo (30-40), ma è stato lucido nell’annullare l’unica chance concessa in finale sui propri turni con una gran prima al centro che glia ha consentito di tenere la testa avanti (5-3). Senza dover aspettare di servire per il titolo, infilando il quarto gioco consecutivo Humbert ha chiuso i conti al secondo match point a disposizione con una gran risposta incrociata di dritto: 6-3 6-3 in sessantasette minuti.

Pur non riuscendo ad emulare il connazionale Dmitry Tursunov (vincitore dell’edizione 2008), in un 2023 comunque positivo che lo ha visto per la prima volta approdare tra i primi cento tennisti del mondo e conquistare il cuore della collega Anastasia Potapova, la prima finale in carriera raggiunta a livello ATP dopo tre titoli conquistati a livello Challenger (di cui due in questa stagione) e quattro nel circuito ITF, Shevchenko lascia la Francia con il nuovo best ranking (49). Con il trionfo di Metz, sotto gli occhi del connazionale Jo-Wilfried Tsonga (già trionfatore su questi campi nel 2011, 2012, 2015 e 2019), Humbert succede a Lorenzo Sonego e diventa il settimo tennista francese ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Moselle Open.

ATP METZ – Finale

[4] U. Humbert b. A. Shevchenko 6-3 6-3