È servita meno di un’ora ad Iga Swiatek per avere ragione di Jessica Pegula, conquistare per la prima volta in carriera le WTA Finals e riprendersi la vetta della classifica mondiale. Un successo che ha ristabilito le gerarchie, dando il giusto valore ad una stagione già ricca di trionfi ma che al cospetto di quella passata (con otto titoli conquistati, 67 vittorie ed appena 9 sconfitte) rischiava di passare in secondo piano.
Dopo la delusione per la prematura eliminazione dagli US Open (che le era costata la leadership del circuito femminile), Iga ha avuto il merito di ritrovare il suo miglior tennis e, dopo aver trionfato a Pechino, si è presentata a Cancun con il carico di fiducia e la necessaria determinazione per riprendersi la prima posizione del ranking WTA e tornare a dimostrare di essere competitiva ad altissimi livelli anche su quella superfice veloce dove Sabalenka, Gauff e Rybakina sembravano ormai averla superata.
Arrivata all’ultimo match delle Finals con una striscia di dieci vittorie consecutive iniziata a Pechino, Iga non ha lasciato scampo ad una Pegula che, anche se nella migliore stagione della sua carriera, non ha potuto far nulla per fronteggiare l’onda d’urto di una giocatrice troppo superiore. Dopo il trionfo in doppio delle veterane Laura Siegemund e Vera Zvonareva, l’Estadio Paradisus ha assistito ad un vero e proprio assolo della ventiduenne di Varsavia, capace di infilare undici game consecutivi e di infliggere all’avversaria di turno il passivo più pesante mai subito prima nell’atto conclusivo della storia delle Finals.
In una giornata di sole e finalmente priva di vento, Pegula ha vinto il sorteggio scegliendo di iniziare il match più importante della sua carriera dalla risposta. Dopo i primi tre game di studio che hanno rispettato l’andamento dei turni in battuta, è però poi iniziato un altro film, che ha visto sulla scena una sola, incontrastata, protagonista: Iga Swiatek. Nel quarto gioco la fuoriclasse di Varsavia si è costruita le prime chance di break con un gran dritto scagliato dal centro del campo (15-40) e nello scambio successivo, vincendo il duello sulla diagonale di rovescio, ha strappato per la prima volta il servizio alla ventinovenne di Buffalo.
Al cospetto di una polacca determinata e concentrata allo stesso modo della versione vista nella semifinale dominata con Sabalenka, Jessica non è riuscita ad opporre alcuna resistenza. Incapace di reggere il ritmo della sua avversaria, Pegula si è gradualmente spenta. Nel sesto game la tennista statunitense ha ceduto nuovamente la battuta, mandando Iga a servire per il set. Con una prima al corpo Swiatek ha tenuto a zero il turno di servizio che le ha consegnato il primo set: 6-1 in appena 27 minuti.
Sempre più sfiduciata ed in confusione, la numero cinque del mondo ha subito concesso all’inizio della seconda partita due chance non consecutive di break, perdendo subito la battuta quando la risposta in lungolinea scagliata con il rovescio da Iga non le ha lasciato scampo. Il resto lo raccontano le statistiche, che hanno visto Iga vincere il 70% dei punti giocati (51 su 72), l’82% dei punti con la prima di servizio (contro il 41% – la metà, della sua avversaria) e chiudere la finale con un saldo positivo (più due) tra vincenti ed errori non forzati (contro il meno quindici di Jessica). Swiatek si è presa il match point con uno schiaffo al volo di dritto, prima di lasciarsi andare alla gioia (ed un po’ di commozione) quando il rovescio di Pegula si è spento oltre la linea di fondo sancendo il 6-1 6-0 che, in appena 59 minuti, ha regalato la vittoria ad Iga.
Otto anni dopo il trionfo di Agnieszka Radwanska (nel 2015 la tennista di Cracovia s’impose a Singapore su Petra Kvitova con il punteggio di 6-2 4-6 6-3), Swiatek è così diventata la seconda giocatrice polacca nella storia ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro delle WTA Finals, diciassettesimo titolo della sua carriera (su ventuno finali giocate), il sesto di questa stagione che l’ha vista vincere 68 delle 79 partite disputate (ovvero l’86%). Sabalenka, Gauff e Rybakina hanno tutte le carte in regola per provare ad impensierire la fuoriclasse di Varsavia anche nella prossima stagione, ma al momento la migliore resta 1GA.
WTA FINALS – Finale
[2] I. Swiatek b. [5] J. Pegula 6-1 6-0