Intervista a Jacopo Berrettini a cura di Fabrizio Salvi, foto credit Adelchi Fioriti
Molti conoscono già Matteo Berrettini (Leggi l’intervista esclusiva) e, col tempo, impareranno ad apprezzare anche le doti di Jacopo, il fratello di due anni più giovane che quest’anno ha vinto due tornei Futures e si sta ritagliando il suo spazio. Adesso numero 427 del mondo, dove arriverà?
Ciao Jacopo, è bello vedere che sei in crescita sotto molti punti di vista, anche quello fisico…
Ciao, si sul fisico sto lavorando molto e, in effetti, mi sono allenato moltissimo fuori dal campo e un grande salto di qualità penso di poterlo fare proprio da quel punto di vista li, che è il mio lato più carente. In generale ho bisogno di migliorare tutto e il lato fisico può aiutare.
Non c’è il rischio che la preparazione vi faccia diventare un po’ tutti simili tra di voi, limitando l’estro e la creatività?
Uno non può fare tutto bene, ce ne sono pochi che ci riescono. Fisicamente bisogna essere preparati e gli incontri come quelli sul cemento logorano tanto. Comunque è necessario trovare gli stimoli tramite il divertimento e per questo sono molto felice del rapporto col mio coach Flavio Cipolla.
Quindi il divertimento è una componente essenziale..
Il divertimento e la passione ci devono essere per forza. Si vede anche da quelli forti come Federer e Djokovic che si divertono sia in campo, sia fuori.
Per crescere segui l’esempio di ragazzi più o meno tuoi coetanei come Zverev e Chung, giusto per citarne alcuni?
Più che vedere loro due, che sono lontani e non posso vederli tutti i giorni, ho un esempio in casa e provo a seguirlo molto in tutto quello che fa. Matteo lo è perché fino a qualche anno si diceva che era molto indietro sia di classifica che di tecnica. Ha fatto un salto che non è mica tanto normale!
Come ci si consiglia tra fratelli?
Ci si insulta spesso! (ride di gusto, ndr). A parte scherzi, lui è molto bravo a gestire se stesso e tutto quello che ha intorno, dando anche delle attenzioni alle persone e a farle sentire importanti. Sono molto contento e orgoglioso di quello che sta facendo.
Cosa pensi di dover imitare?
A differenza sua sono più tranquillo e riesco a gestire bene l’adrenalina. Da lui, però, prenderei mille cose come l’atteggiamento, la dedizione e il suo carattere, perché è una bellissima persona. È molto corretto, disponibile e credo sia un modello da seguire.
Siete anche tra i pochi fratelli presenti nel circuito, lo trovi curioso?
Siamo molto contenti di questi e siamo molto grati ai nostri genitori perché hanno un equilibrio e una pacatezza tale da riuscire a gestire tutto bene. Siamo stati fortunati ad avere una famiglia del genere.
Fra qualche anno giocherete in doppio anche nel circuito maggiore?
Magari, speriamo di farlo!
Grazie Jacopo..
Grazie a te!