US Open – Sorride agli atleti di casa la quinta giornata degli US Open. Nel venerdì dedicato ai terzi turni della parte bassa del tabellone hanno staccato agevolmente il pass per gli ottavi di finale Taylor Fritz, Frances Tiafoe, Tommy Paul e Ben Shelton. A rischiare è stato invece Novak Djokovic, costretto a rimontare due set prima di avere la meglio sul connazionale Laslo Djere nel match che ha chiuso in nottata il programma dell’Arthur Ashe Stadium.
Il primo a guadagnarsi la seconda settimana a Flushing Meadows è stato Tommy Paul, che per la terza volta in stagione ha avuto la meglio su Alejandro Davidovich Fokina. Approfittando del pessimo approccio dello spagnolo, il ventiseienne originario del New Jersey (semifinalista quest’anno agli Australian Open), è volato rapidamente sul 2 a 0, chiudendo poi, dopo un accenno di reazione dell’iberico, al quarto set con il punteggio di 6-1 6-0 3-6 6-3. Agli ottavi sarà quindi derby con Ben Shelton, impostosi per 6-4 3-6 6-2 6-0 su Aslan Karatsev. Nell’unico precedente tra i due, giocato quest’anno a Melbourne, è stato Paul a prevalere sul giovane talento di Atlanta che il prossimo 9 ottobre compirà 21 anni.
Di forza la vittoria di Frances Tiafoe su Adrian Mannarino. Il semifinalista della passata edizione degli US Open ha rimontato l’esperto giocatore francese riuscendo ad evitare il quinto set: 4-6 6-2 6-3 7-6 (6) il punteggio che ha qualificato il venticinquenne tennista del Maryland per gli ottavi di finale, dove affronterà Rinky Hijikata (una delle tante sorprese del torneo). Sul velluto il successo del numero uno d’America Taylor Fritz, che in meno di un’ora e mezza ha avuto ragione di Jakub Mensik (6-1 6-2 6-0). Il tennista di San Diego è ora atteso dalla rivelazione svizzera (classe 2002) Dominic Stricker.
Potevano sembrare parole di circostanza, di doveroso rispetto verso un collega (oltreché connazionale), quelle pronunciate alla vigilia da Novak Djokovic prima del match con Laslo Djere. Il campo ha dimostrato invece come il 23 volte campione slam avesse anche stavolta ragione da vendere nel temere il match con il ventottenne originario di Senta, già affrontato lo scorso anno su terra rossa nella natia Serbia e superato in rimonta solo dopo due tie-break. Anche quando Laslo ha subito strappato in apertura il servizio al fuoriclasse di Belgrado si pensava che Nole, dopo la falsa partenza, non ci avrebbe messo troppo a rimettere in piedi il set. Invece così non è stato, perché il numero due del tabellone non è praticamente mai riuscito a scardinare la solidità da fondo campo del numero 38 del ranking ATP che, difendendo quell’unico e decisivo break, ha chiuso sul 6-4 la prima partita.
Non è cambiato il copione del secondo set, con un Djokovic che pur innalzando la percentuale di prime palle è sempre stato sotto pressione, senza riuscire invece ad impensierire il connazionale (incisivo come non mai in battuta) dalla risposta. Dopo aver salvato con un ace esterno una palla break nel terzo gioco, Nole ha perso il servizio nel settimo, quando Djere, dopo essersi conquistato tre chance consecutive (0-40) con un passante di dritto, ha sfruttato la seconda opportunità con una variazione in lungolinea al termine di un lungo scambio condotto sulla diagonale sinistra: altro 6-4 per Laslo e toilet break per il tre volte vincitore dello slam newyorkese.
Messo con le spalle al muro, dopo aver incassato senza trovare soluzioni, Djokovic ha ritrovato dentro di sé la forza per l’ennesima reazione della sua carriera, strappando per la prima volta il servizio a Djere nel secondo game del terzo set quando Laslo ha affossato in rete il dritto in avanzamento dopo una serie impressionante di difese da parte di Nole. Dopo due set praticamente perfetti, il numero 38 del mondo è andato in confusione e, con un doppio fallo ed un altro errore di dritto (fino a quel momento il fondamentale con cui aveva fatto la differenza) ha ceduto nuovamente il servizio. Avanti 4 a 0 il fuoriclasse di Belgrado ha chiuso in scioltezza il terzo set riaprendo la partita: 6-1.
Era già passata la mezzanotte a New York quando il pubblico presente sulle tribune dell’Arthur Ashe Stadium ha sentito il primo urlo della serata di Nole, che con un vincente di dritto in lungolinea giocato in contropiede si è subito preso il break in apertura di quarto set, chiuso con altro 6-1. Djokovic è tornato ad essere il solito muro invalicabile, mentre Djere non è riuscito a mantenere i livelli espressi in avvio di match, iniziando a perdere certezze, solidità negli scambi e concedendo punti facili come mai avvenuto nei primi due parziali.
Dopo aver tenuto il servizio in apertura della quinta e decisiva partita, il fuoriclasse di Belgrado ha subito indirizzato il set nel secondo gioco, prendendosi il break quando il dritto di Djere in uscita dal servizio non è rimasto in campo. Onorando al meglio un match che ricorderà a lungo, nel nono game (con Nole al servizio sul 5-3 per chiudere) Laslo ha avuto un sussulto, l’ultimo disperato tentativo di reazione, conquistandosi la palla del contro break mancata però quando la sua variazione in lungolinea dopo un estenuante scambio sulla diagonale di rovescio non ha superato la rete. Poi dopo aver annullato un match point, si è arreso quando il suo dritto in lungolinea si è spendo in corridoio: 4-6 4-6 6-1 6-1 6-3 il punteggio che, dopo 3 ore e 45 minuti, ha qualificato Djokovic agli ottavi di finale dove sfiderà per la prima volta il croato Borna Gojo. La caccia verso lo slam numero 24 continua.
US OPEN 2023
Terzo Turno
[14] T. Paul b. [21] A. Davidovich Fokina 6-1 6-0 3-6 6-3
[10] F. Tiafoe b. [22] A. Mannarino 4-6 6-2 6-3 7-6 (6)
Hijikata b. Z. Zhang 6-3 6-3 4-6 6-3
Shelton b. A. Karatsev 6-4 3-6 6-2 6-0
Stricker b. B. Bonzi 2-6 7-5 7-6 (4) 3-6 6-2
[9] T. Fritz b. J. Mensik 6-1 6-2 6-0
Gojo b. J. Vesely 6-4 6-3 6-2
[2] N. Djokovic b. [32] L. Djere 4-6 4-6 6-1 6-1 6-3