ATP Gijon 2022: Rublev conquista il titolo ed avvicina le Finals di Torino

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©GijonOpen

ATP GijonÈ Andrey Rublev il vincitore della prima edizione dell’ATP 250 di Gijon organizzato dalla Real Federation Espanola de Tenis: 6-2 6-3 il punteggio con cui il moscovita classe 1997 ha avuto ragione del giovane statunitense Sebastian Korda sul veloce indoor del Palacio de Deportes La Guìa. Reduce dalla semifinale di Astana, il russo non ha deluso le aspettative. Arrivato nella città asturiana affacciata sull’oceano Atlantico da numero uno del seed, ha raggiunto l’obiettivo conquistando punti importanti in vista della qualificazione alle ATP Finals di Torino, facendosi altresì un bel regalo di compleanno (compirà 25 anni il prossimo 20 ottobre).

Dopo aver infranto con un doppio 6-4 il sogno di Thiem di tornare a giocarsi un match valido per il titolo, Andrey è stato raggiunto nell’ultimo atto del torneo da Sebastian Korda. Prima finale stagionale per l’americano nato in Florida 22 anni fa, agguantata dopo essere rimasto in campo tre set con Andy Murray e Roberto Bautista-Agut ed aver eliminato, non senza difficoltà, Arthur Rinderknech per 7-6 (2) 6-3. Dopo un entusiasmante 2021 (due finali ATP – tra cui quella vinta sulla terra rossa di Parma – oltre all’ultimo atto delle Next Gen in cui si era arreso solo a Carlos Alcaraz), Sebastian ha vissuto una stagione in cui, nonostante qualche acuto, certamente è mancata la continuità.

Americano per certi aspetti atipico (non a caso figlio degli ex tennisti cechi Regina Rajchrtova e del vincitore degli Australian Open 1998 Petr Korda), Sebastian ha espresso il suo miglior tennis nel Vecchio Continente, dimostrandosi particolarmente a suo agio sulla terra rossa. In aprile, il tennista di Bradenton è stato capace di raggiungere il terzo turno al Master 1000 di Monte Carlo eliminando Carlos Alcaraz (reduce dal trionfo di Miami), quindi di approdare in semifinale nel torneo di Estoril, quando ha dovuto lasciar strada al connazionale Frances Tiafoe. Risultati che ad inizio maggio gli hanno consentito di entrare per la prima volta in carriera in top 30. Poi, prima di questa settimana, non è più stato in grado di spingersi oltre i quarti di finale.

La classifica e l’unico (tiratissimo) precedente vinto 7-5 7-6 (7) lo scorso anno sul cemento di Miami, hanno designato il numero 9 del mondo (e sesto della race) Andrey Rublev come il favorito d’obbligo. Il moscovita è partito forte, tenendo il turno di battuta inaugurale a zero e mettendo subito pressione allo statunistense anche in risposta. L’americano ha cercato di variare di più, spesso sorpreso da un Rublev particolarmente centrato, solido anche quando non potendo comandare lo scambio è stato costretto sulla difensiva dalle buone soluzioni d’attacco di Korda. Per provare a sorprendere il russo, Sebastian ha fatto (senza troppa fortuna) ricorso anche alla palla corta.

Fatale quella giocata nel quarto game che, finita in rete, ha concesso ad Andrey le prime palle break dell’incontro (15-40): l’americano si è salvato una prima volta con ace al centro, poi ha spedito il dritto in rete cedendo la battuta. Nel settimo gioco, quando il moscovita allenato da Fernando Vicente non ha superato la rete con la variazione in lungolinea di rovescio (30-40), Korda ha avuto la chance di rientrare, ma ha sprecato l’unica opportunità avuta nel set non trovando il campo con il dritto. Un errore che ha pesato non poco sul morale di Sebastian, che ha finito per subire un altro break, colpito prima dalla risposta (40-A) ed affondato poi dal dritto di Rublev: 6-2.

In un secondo set giocato come il primo a grande velocità, è stato l’americano ad avere la prima chance in risposta nel quinto game: Rublev ha affossato in rete lo sventaglio di dritto (30-40), ma ha poi rimediato con il rovescio lungolinea tenendo la testa avanti (3 a 2). Non ha sprecato invece l’opportunità Andrey, che dopo essere andato a segno con la risposta di dritto (40-A), ha messo a segno il punto decisivo quando il rovescio lungolinea di Korda si è spento in corridoio. Con un set ed un break di vantaggio Rublev non si è voltato indietro e, dopo tre match point annullati, ha chiuso i giochi a rete con la volée: 6-2 6-3 in appena 1 ora e 15 minuti.

Con l’odierno trionfo in terra di Spagna, Rublev ha conquistato il quarto titolo stagionale (dopo Marsiglia, Dubai e Belgrado) in altrettante finali giocate, il numero 12 in carriera su 17 tentativi. Un risultato che lo avvicina alle ATP Finals che si disputeranno al Pala Alpitour di Torino tra il 13 ed il 20 novembre. Con i punti guadagnati in settimana, Andrey ha infatti avvicinato il connazionale Daniil Medvedev (quinto nella race) e, soprattutto, ha tenuto a distanza di sicurezza Felix Auger-Aliassime, Taylor Fritz ed Hubert Hurkacz, in piena lotta tra loro per il settimo posto. Ma, prima di fare i conti, bisognerà comunque aspettare l’ultimo Master 1000 dell’anno, quello di Parigi-Bercy.

ATP GIJON

[1] A. Rublev b. S. Korda 6-2 6-3

IL TABELLONE