Challenger Bergamo 2022: Da Verdasco alle Next Gen. Grande tennis a Bergamo

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©Ufficio Stampa Trofeo Perrel-Faip

Un cut-off al numero 154 ATP certifica l’impressionante qualità del Trofeo Perrel-Faip. In campo un esaltante mix tra esperienza e gioventù: su tutti, il super campione Fernando Verdasco e il baby fenomeno Dominic Stricker. Per adesso, l’Italia schiera Matteo Arnaldi. E Bergamo potrebbe segnare la storia del tennis cinese…

Il Maharashtra Open è un torneo ATP che si gioca a Pune, in India, e mette in palio circa 500.000 dollari di montepremi. Quest’anno è stato vinto da Joao Sousa, in finale sul finlandese Emil Ruusuvuori. Dando un’occhiata al tabellone, si scopre che il cut-off era fissato al numero 156 ATP. Significa che i giocatori al di sotto di questa soglia hanno dovuto giocare le qualificazioni. Il dato statistico fa comprendere la qualità del parco giocatori del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo, la cui 17esima edizione è prevista dal 30 ottobre al 6 novembre. Secondo l’entry list diffusa dall’ATP in queste ore, il cut-off è fissato al numero 154 ATP, cifra straordinaria se paragonata allo status del torneo. Anche al netto dei fisiologici forfait, è garantito un livello medio straordinario e certamente tra i migliori nel circuito Challenger, peraltro con diversi nomi interessanti. Un torneo per veri intenditori. Se il numero 1 del tabellone dovrebbe essere il portoghese Nuno Borges, autore di una stagione straordinaria che lo ha portato tra i top-100 ATP, il nome di maggior spicco è quello di Fernando Verdasco. Classe 1983, il madrileno non ha bisogno di presentazioni. Con un passato da numero 7 ATP e semifinalista all’Australian Open, sarà uno dei giocatori con il miglior background di sempre tra quelli transitati al Pala Intred. Il suo palmares, infatti, rivaleggia (e spesso supera) quello delle tante glorie tennistiche che si sono succedute in questi anni: Arnaud Clement, Ernests Gulbis, Joachim Johansson, Rainer Schuettler, Dominik Hrbaty e tanti altri.

 

559 VITTORIE NEL CIRCUITO ATP

39 anni il prossimo 15 novembre, Verdasco ha giocato un 2022 gagliardo, in cui è rimasto a galla dopo essere sceso fino al numero 200 ATP. Ha vinto un Challenger a Monterrey e un mese fa si è qualificato allo Us Open. Più in generale, si tratta di un giocatore talentuoso e spettacolare, il cui palmares richiederebbe pagine di descrizione. Un numero su tutti: in tanti anni di carriera, si è aggiudicato ben 559 partite nel circuito maggiore, cifra che lo colloca in sesta posizione tra i giocatori in attività. Hanno vinto più match di lui soltanto Nadal, Djokovic, Murray, Gasquet e Cilic. Attualmente numero 118 ATP, a Bergamo andrà a caccia di punti d’oro per riavvicinarsi a quella top-100 che gli garantirebbe l’ammissione diretta all’Australian Open 2023. La possibilità di giocare in Australia è una delle motivazioni per tanti giocatori iscritti al Challenger orobico. Come sempre, ci sarà il consueto mix tra esperienza e gioventù. Oltre a Verdasco, si segnalano il cileno Nicolas Jarry (ex top-40 ATP) e una vecchia conoscenza del pubblico bergamasco, quel Jan Lennard Struff che ha giocato due finali consecutive, nel 2013 e nel 2014. Per il tedesco, inoltre, sarà una prova generale in vista delle Davis Cup Finals di Malaga, in cui dovrebbe essere titolare con la sua Germania. A proposito di Davis, si segnala la presenza di Elias Ymer, svedese di origine etiope che tanto bene ha fatto nel girone bolognese di qualche settimana fa.

 

IL MIGLIOR SVIZZERO DEL DOPO FEDERER

A proposito di giovani, il nome che balza all’occhio è quello di Dominic Stricker: classe 2002 (è nato esattamente un anno dopo Jannik Sinner, vincitore nel 2019), cercherà di conquistare a Bergamo gli ultimi punti per qualificarsi alle Next Gen Finals di Milano. Mancino, talentuoso, in virtù del passaporto svizzero ha avuto l’opportunità di allenarsi un paio di volte a Dubai con Roger Federer. Assimilati i consigli del leggendario connazionale, ha vinto il Roland Garros junior nel 2020 e si è rapidamente affermato nel circuito ATP, laddove si è già aggiudicato tre tornei Challenger, due quest’anno (Cleveland e Zug). Le tante partite vinte nel 2022 lo hanno portato a ridosso dei top-100 ATP e sarà tra i personaggi più attesi al Pala Intred, peraltro dopo essere stato tra le attrazioni principali all’ATP 500 di Basilea, il primo dopo il ritiro di Roger Federer. Per un torneo che negli ultimi anni ha dato gloria e slancio a tanti Next Gen, lo svizzero è forse il nome che incuriosisce di più. Curiosità: Bergamo potrebbe scrivere un altro pezzetto di storia. In caso di un buon risultato, Zhizhen Zhang potrebbe diventare il primo cinese nella storia a entrare tra i top-100 ATP. Paese storicamente ancorato al settore femminile, la Cina sta avendo una crescita esponenziale tra gli uomini. L’impetuosa salita dei giovani Yibing Wu e Juncheng Shang ha stimolato il 25enne di Shanghai (che peraltro è già stato il primo a giocare nel main draw di uno Slam nell’Era Open), capace di portarsi a ridosso di uno storico traguardo. Non è improbabile che possa tagliarlo proprio a Bergamo, abbattendo un altro tabù per una nazione dalle potenzialità immense. Secondo la lista iniziale, l’unico italiano ammesso di diritto è il piemontese Matteo Arnaldi (n.154), autore di una buonissima stagione, ma la pattuglia azzurra sarà certamente più ampia: intanto ci saranno le qualificazioni (che mettono in palio quattro posti per il main draw), poi le tre wild card a disposizione degli organizzatori. Infine, ci sono alcuni elementi che sperano in qualche forfait dell’ultim’ora per ottenere l’ammissione diretta. Su tutti, Flavio Cobolli, Gianluca Mager e Francesco Maestrelli. E impressiona vedere i giocatori attualmente esclusi dal main draw: una lista di nomi che hanno fatto ottime cose in passato, proprio a Bergamo: Liam Broady, Yannick Hanfmann, Fabian Marozsan (semifinalista in carica), Mikhail Kukushkin e lo stesso Ernests Gulbis. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un torneo spettacolare. E indimenticabile. Bergamo può già scaldare i motori.