LAVER CUP – Grazie Roger! “È solo un’esibizione” si è sempre detto, ma fin dalla sua prima edizione targata 2017, la Laver Cup è stato un evento molto sentito dai giocatori che vi hanno partecipato e quest’anno, senza cedere all’ovvietà, lo è ancora di più.
La prima giornata cala il sipario sulla carriera di Roger Federer. Sono tutti in lacrime alla fine, non conta l’esito della partita che ha giocato, comunque fosse andata le emozioni sarebbero state le stesse. È arrivato il momento in cui tutti siamo disarmati davanti all’esibizione finale della bellezza del tennis che ha scelto di salutare tutti in doppio con Rafa Nadal, l’antagonista perfetto, per chiudere il cerchio. La loro rivalità è stata un frutto di costanti antitesi, dal gioco diametralmente opposto allo stile discordante. Nel tempo però le loro differenze così radicate si sono via via allentate fino a dissolversi nell’equilibrio perfetto dell’essere rivali e amici.
Davanti agli spettatori della 02 Arena in fibrillazione il genio svizzero scende in campo visibilmente emozionato sorretto dal suo compagno di gioco, altrettanto scosso nell’animo.
È subito spettacolo con brivido iniziale. Rafa parte al servizio con un doppio fallo ma poi i due gemelli diversi si combinano alla perfezione a rete muovendosi in sintonia e con quattro punti consecutivi tengono il primo game. Da lì a conquistare il primo set è un passo. Qualunque giocatore vorrebbe essere in campo adesso contro le due leggende e la coppia Sock-Tiafoe si gode il momento nonostante la perdita del primo set. Sorrisi ma anche coltelli volano da una parte all’altra della rete. È partita vera, all’ultimo sangue. Il doppio statunitense sale di livello e va avanti di un break ma i due “anziani” giocano sempre da un altro pianeta e recuperano il distacco.
Ristabilito l’equilibrio il livello del gioco sale sempre più. Rafa e Roger resistono all’attacco degli avversari annullando quattro palle break nell’undicesimo game prima di farlo proprio. L’equilibrio è appeso a un filo ed è il tie break a spezzarlo per merito di Tiafoe, fenomenale in risposta, che porta la sua squadra al Super tie-break. Alla resa dei conti si gioca ancora punto a punto, Sock fa giocate fenomenali, Rafa sostiene Roger che piazza il primo ace del match. Si cambia sul sei pari, tutto è ancora da decidere. Arriva il match point per il team Europe ma Roger serve male e si cambia di nuovo sul nove pari. Tiafoe spara una risposta addosso a Rafa (che si butta per terra per non essere colpito) procurandosi il match point e poi Jack Sock con un dritto passante mette fine alla partita più emozionante della storia del tennis.
Prima di questa partita storica la sessione serale si era aperta con la vittoria di Alex de Minaur contro Andy Murray che ha portato il primo e sofferto punto al Team World.
Come era prevedibile date le caratteristiche dei due giocatori la partita è stata subito una lotta con lunghi e intensi scambi da fondo. Il “demonio” australiano è partito subito con il break in suo vantaggio mostrando maggior vigore atletico ma Murray ha risposto con l’esperienza e, dopo averlo agganciato nel sesto game, ha messo in campo tutte le sue energie per chiudere 7-5 dopo un’ora e venti minuti di battaglia al termine di un durissimo e interminabile game. La fatica ha chiesto il conto a Murray nel terzo game del secondo parziale. Messo a segno il break, de Minaur ha mantenuto il vantaggio chiudendo 6-3. Al Super tie-break Murray ha resistito rendendo onore alla sua fama di guerriero ma l’australiano aveva più energie e, nonostante un paio di errori grossolani sotto rete, ha fatto suo il match.
Le emozioni di questa giornata speciale trasparivano fin dal match di apertura. Casper Ruud, netto favorito nella sfida con Jack Sock, l’ha spuntata al Super tie break (nella Laver Cup non è previsto il terzo set) dopo aver cominciato il match in totale dominio. Sock però ha trovato le sue giocate estreme e spettacolari recuperando il break di svantaggio subito nel secondo game e anche se non è bastato a permettergli di salvare il primo set gli ha dato fiducia per il secondo. I servizi sono stati decisivi e nel finale il norvegese è crollato, ha ceduto il servizio a zero, e il set, con errori inconsueti e al tie break è andato sotto di un mini break. Sock ha provato a capitalizzare il vantaggio attaccando di continuo ma Ruud, imperturbabile, è riemerso dalle ceneri e ha chiuso 10-7.
Tutto molto più facile invece per Stefanos Tsitsipas, in campo nel secondo singolare per il Team Europe opposto a Diego Schwartzman. Fin dai primi giochi la speranza di assistere ad una partita combattuta è sembrata remota. L’argentino, già apparso sottotono nelle ultime apparizioni, ha mantenuto la tendenza commettendo errori su errori e Tsitsipas ha avuto vita facile nel primo set, chiuso 6-2 con il doppio break nel secondo e ottavo game. In apertura del secondo parziale una scossa d’orgoglio ha scosso Schwatrzman che ha strappato il servizio al greco in apertura ma poi è crollato cedendo il match con un passivo di sei giochi a zero.
Domani si riparte dal punteggio di due pari e si continua a giocare ma con il vuoto incolmabile che ci lascia Roger Federer.