Nella foto Guillermo Garcia-Lopez ®Paolo Cresta
Da Genova, Fabrizio Salvi
Alla fine ha vinto il migliore. Guillermo Garcia-Lopez è riuscito a spuntarla al terzo set in un match epico di quelli che rigenerano la mente, se lo vinci, e segnano le gambe. Stefano Napolitano ha confermato quanto di buono ha fatto durante tutta la settimana a Valletta Cambiaso, contrattaccando e tenendo in scacco il granitico spagnolo. “Partita dura, nel finale sono arrivato con meno benzina di lui che è comunque stato più bravo di me. Ha servito meglio ed è rimasto un po’ più solido” dirà con un filo di voce l’italiano, il quale ha cominciato male il primo set, perdendolo 6 giochi a 2, per poi raffreddare i pensieri negativi e rimettersi in carreggiata per tutto il resto dell’incontro. “Il primo set sono partito piano, ho iniziato pesante ma a poco a poco ho trovato delle buone sensazioni. Forse ho pagato l’inizio”. Alcune circostanze hanno finito per dare una mano allo spagnolo; Si contano tre nastri che potevano far girare l’incontro e qui esce lo spirito galante e da ragazzo perbene qual è Stefano Napolitano: “la fortuna va da chi se la cerca e lui se l’è cercata un po’ più di me”.
Lo spagnolo, dopo tre ore di gioco, può alzare le braccia per la terza finale nel giro di due mesi: “devo giocare i Challenger perché il mio ranking non è quello mi aspettavo che fosse, – spiega Garcia-Lopez – non sono stato bene con la spalla e ho vinto poche partite. Avevo bisogno di giocare match come quello di oggi e poco a poco stiamo tornando al ranking che penso di meritare”.
La sfortuna che lo ha costretto al ritiro nel terzo turno del Roland Garros stava per strizzargli di nuovo l’occhio quando, con un recupero in scivolata, si è storto la caviglia destra ed è caduto rovinosamente a terra. Nel post gara è stato obbligato ad una lunga sessione di fisioterapia e massaggi, uscendo dalla lounge vistosamente fasciato: “sono stato fortunato, – rassicura Guille – bastava poco di più che potevo farmi male sul serio. Vediamo domani come sto, ho tempo per recuperare.
Nella finale di domani, prevista per le ore 18, dall’altra parte del net ci sarà il teenager greco Stefanos Tsitsipas che sarà sicuramente felice del suo risultato, ma non delle modalità che lo hanno scaturito, avendo vinto per ritiro dell’avversario dopo appena un set. All’alba del primo set, Marton Fucsovics ha subito anch’egli una storta alla caviglia – oggi era giornata, evidentemente – e non ha potuto competere con le armi che ha splendidamente messo in mostra fino a ieri sera. L’ungherese, tra un autografo e l’altro, ha trovato il tempo di tranquillizzare tutti: “ho preso una storta ma non è nulla di grave. Semplicemente dopo le fatiche di ieri sera non ho recuperato bene”.
Il programma di domani prevede la finale di doppio alle ore 16 con in campo la coppia latina Andreozzi/Behar opposti al duetto tedesco formato da Puetz e Struff. Alle 18, come detto è prevista la finale di singolare che si preannuncia interessante. Quindici anni di differenza a dividere Tsitsipas e Garcia-Lopez, vedremo se il campo premierà la freschezza del next gen, o l’esperienza dello spagnolo.
Risultati di oggi:
G. Garcia-Lopez b. S. Napolitano 62 67(5) 63
[W] S. Tsitsipas b. [8] M. Fucsovics 60 10 ret’d
doppio:
Andreozzi/Behar b. Brown/Mies 63 67(5) 63
Puetz/Struff b. Brunstrom/Zelenay 64 75