WTA Granby 2022: secondo titolo stagionale per Daria Kasatkina

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daria Kasatkina
©TennisCanada

WTA GranbySi sono conclusi con il successo della testa di serie numero uno Daria Kasatkina gli Championnats Banque Nationale de Granby: 6-4 6-4 il punteggio con cui la venticinquenne russa ha sconfitto in finale Daria Saville nel torneo del Québec nato nel 2011 e che, dopo le prime edizioni disputate a livello ITF, per la prima volta quest’anno è entrato a far parte del circuito WTA 250.

Nonostante le due eliminazioni al primo turno a Toronto e Cincinnati Kasatkina è tornata con fiducia in Canada, forte del successo californiano di San Jose all’inizio della stagione nordamericana che, dopo tre anni, l’aveva riportata in top ten. Un percorso senza troppe complicazioni quello di Dasha che, ad eccezione del primo turno in cui era stata sconfitta al tie-break del primo set da Greet Minnen, ha raggiunto l’ultimo atto (l’undicesimo in carriera) del torneo che si gioca sui campi in cemento del Parc Saint-Luc lasciando appena dodici game nei successivi tre match in cui ha avuto ragione di Magdalena Frech, Nuria Parrizas Diaz e Diane Parry.

Percorso netto quello che ha salutato il gradito ritorno in finale di Daria Gavrilova, a cinque anni di distanza dall’ultima volta. La ventottenne moscovita, cittadina australiana dalla fine del 2015 e sposa di Luke Saville (il tennista australiano di cui ha preso il cognome presente questa settimana nel suo box) nel dicembre del 2021, è arrivata in semifinale (dove ha beneficiato del ritiro di Marta Kostyuk) lasciando le briciole alle avversarie: sei giochi alla Schmiedlova, uno alla Sebov, tre alla Wang.

Due a zero i precedenti per Kasatkina (l’ultimo giocato nel 2017), entrambi conclusi al terzo set. Un match praticamente senza segreti, tra due amiche che per anni hanno anche fatto coppia in doppio (raggiungendo tra l’altro la finale della Kremlin Cup nel 2016). Come ipotizzabile date le ottime caratteristiche difensive delle due tenniste, il match è stato segnato da lunghi e combattuti scambi. Saville è stata la prima ad andare fuori giri: con un doppio fallo ed il successivo errore con il dritto ha subito perso la battuta nel secondo gioco. Immediata è stata però la reazione: Kasatkina ha restituito il favore commettendo a sua volta un doppio fallo e l’australiana ha scartato il regalo andando a segno con un bel vincente di dritto inside out che è valso l’immediato contro break.

Non è però riuscito l’aggancio a Saville, che nel quarto game ha concesso altre tre chance alla numero uno di Russia: Kasatkina ha sprecato le prime due e poi, approfittando di una seconda tutt’altro che irresistibile, si è spostata sul dritto per scagliare una gran risposta che ha costretto l’australiana sulla difensiva, prima di chiudere il punto con lo smash successivo (3 a 1). Pareggio che Saville ha mancato anche dopo essere tornata, nel nono game, a strappare la battuta ad una Kasatkina che (avanti 5-3) si era presentata a servire per chiudere la prima partita: sul 4-5 il terzo doppio fallo dell’australiana ed il successivo gratuito commesso con lo sventaglio di dritto hanno consegnato il set alla numero uno del seed: 6-4 in 51, intensi, minuti di tennis.

Non è cambiato il copione della seconda partita. Tra slice, palle corte, variazioni, scambi estenuanti, prodigiosi recuperi e qualche inevitabile errore, Kasatkina è stata la prima a scappare (4-1). Dopo aver ottenuto il contro break (3-4) Saville ha mancato l’aggancio consentendo alla numero 10 del mondo di servire (sul 5-3) per il match. Come nel primo set la venticinquenne di Togliatti non è riuscita però a chiudere i conti sul proprio turno di battuta, tenendo in vita Saville.

Interminabile il decimo game, in cui l’australiana non ha sfruttato due chance del cinque pari arrendendosi invece al quinto championships point: una palla corta non perfettamente eseguita da Saville ha permesso a Kasatkina di attaccare con il dritto in avanzamento e di conquistare il titolo dopo un’incredibile difesa su uno schiaffo al volo della numero due d’Australia che sembrava vincente: 6-4 6-4 in 1 ora e 53 minuti il punteggio che, consegnando il trofeo alla venticinquenne di Togliatti, la fa volare al terzo posto nella race.

Una risultato, quello di Saville, che ne ha confermato il ritorno a livelli importanti dopo la semifinale raggiunta recentemente a Washington. Reduce dal grave infortunio al tallone d’Achille che dal febbraio 2021 l’aveva a lungo tenuta lontana dai campi, la ex numero venti del mondo (best ranking raggiunto nel 2017 quando giocò tre finali conquistando il titolo a New Heaven) è pronta per New York, dove ad attenderla ci sarà un primo turno tutt’altro che proibitivo contro Elena Gabriela Ruse. Un’altra occasione per continuare la risalita verso il tennis che conta.

Il trionfo di Granby è il sesto (il secondo stagionale) che va ad impreziosire la bacheca di Daria Kasatkina. Un altro tassello nella carriera del talento russo che dopo aver incantato nel 2018 (finale ad Indian Wells e vittoria a Mosca) sembrava essersi perso, sprofondato nel buio della depressione prima di tornare a vedere la luce. Innanzi tutto grazie al paziente contributo del coach spagnolo Carlos Martinez (già ex di Kuznetsova) che ha rimesso in piedi la tennista di Togliatti e, più recentemente, ad una nuova serenità cui certamente ha contribuito anche un’altra presenza sempre più costante nel suo angolo, quella della pattinatrice Natalia Zabiiako. Buone sensazioni in vista degli imminenti US Open, che al primo turno vedranno la venticinquenne tifosissima del Barcellona (la città dove vive e si allena) affrontare la britannica Harriet Dart.

WTA GRANBY

Finale

D. Kasatkina (1) b. D. Saville (9) 6-4 6-4