WTA Toronto 2022: Haddad Maia non smette di sognare e raggiunge Halep in finale

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Haddad Maia
©WTA

WTA Toronto – “You Make Us Proud” sono le parole scritte su un cartellone esibito da una tifosa sugli spalti del Centre Court di Toronto per celebrare il 6-4 7-6(7) con cui una sorridente Beatriz Haddad Maia ha conquistato la finale del National Bank Open, spingendosi laddove una tennista brasiliana non era mai arrivata in un WTA 1000.

A dire il vero, la numero 24 del mondo era già stata la prima giocatrice verdeoro a raggiungere i quarti di finale in un torneo di tale categoria. Dopo l’indimenticabile match di ottavi che l’aveva vista avere ragione in tre combattutissimi set della numero uno del mondo Iga Swiatek, Bia ha avuto la forza (fisica e mentale) di imporsi poi in rimonta nella successiva maratona con la numero 12 della classifica WTA (nonché vincitrice su questi campi nel 2015) Belinda Bencic, prima di ritrovarsi di fronte la finalista della passata edizione, Karolina Pliskova.

Un successo a testa nei due precedenti giocati sul veloce, l’ultimo dei quali vinto un anno fa dalla tennista di San Paolo ad Indian Wells. Pliskova vince il sorteggio e sceglie di servire per prima. Due doppi falli della ceca portano il game ai vantaggi, poi la brasiliana ci mette del suo a far muovere Pliskova procurandosi la prima palla break. Karolina la annulla con un bel vincente di rovescio lungolinea in contropiede, ma continua a soffrire nello scambio. Haddad Maia si procura altre chance e manda fuori giri con il dritto la ex numero uno del mondo che cede così la battuta nel game d’apertura.

La tattica della ventiseienne di San Paolo produce i frutti sperati: far correre lateralmente la tennista di Louny evitando di lasciarla colpire di dritto con i piedi ben piantati a terra impedisce alla trentenne di ceca di comandare lo scambio, costringendola invece ad una serie di gratuiti che Pliskova fatica a contenere. Nel quarto game Karolina si esibisce in un altro letale doppio fallo (15-40): stavolta Bia sceglie di giocare centralmente ma l’estrema profondità del colpo sorprende comunque la numero 14 della classica WTA, che affossa il rovescio in rete: 4 a 1 con doppio break di vantaggio per la brasiliana.

Dopo aver tenuto il servizio a zero nel settimo gioco, Pliskova ha un sussulto d’orgoglio. Presentatasi a servire per il set Haddad Maia deve subire la prima palla break, quando approfittando di una seconda di servizio Karolina indovina la risposta vincente di dritto (30-40): la mancina di San Paolo si salva con un ace esterno da sinistra, prima di annullare altre due chance ai vantaggi. Nel game più lungo e spettacolare della prima partita, la brasiliana si procura anche tre set point, l’ultimo dei quali annullato da Pliskova con una splendida palla corta. La ceca torna poi a palla break (la quarta) con una impressionante risposta di dritto: nello scambio successivo a sbagliare stavolta è la numero 24 del mondo, il cui rovescio si spegne in rete.

Una Karolina ormai definitivamente entrata in partita accorcia fino al 4-5. Haddad Maia si presenta nel decimo game a servire per il set per la seconda volta, ma viene subito trafitta dal vincente di dritto della trentenne ceca (0-15). Soprattutto, fatica ora Bia nel trovare gli angoli con la stessa precisione dimostrata nei minuti iniziali. Graziata da un errore di dritto di Pliskova la brasiliana trova comunque il set point, prendendosi la prima partita con un’ottimo servizio da sinistra: 6 a 4 quando l’orologio segna 51 minuti.

In avvio di secondo set il dritto mancino di Haddad Maia torna a far male al rovescio di Pliskova (30-40): brava la ceca a salvarsi con un vincente di dritto in avanzamento ed a tenere il servizio. Nel complesso, la tennista di San Paolo fatica però sempre di più a contenere la potenza da fondo campo esercitata dall’ex numero uno del mondo. Due vincenti di dritto ed un’ottima risposta di rovescio consegnano alla ceca due palle break (15-40): la brasiliana si salva una volta, poi capitola di fronte all’ennesima, devastante, accelerazione di dritto scagliata da Karolina. La tennista di Louny conferma il break nel game successivo tenendo agevolmente la battuta e sale 3 a 0.

Con il servizio e dritto di Pliskova entrato ormai a pieno regime, Bia non riesce più ad incidere in risposta, faticando invece a tenere i propri turni. Eppure, con la tutta la determinazione di cui è stata capace in questo torneo, resta aggrappata al set. Così, quando Karolina avanti 5 a 3 si presenta a servire nel nono game per chiudere, Haddad Maia lascia partire due splendidi vincenti di dritto in lungolinea (15-40), recupera il break di svantaggio grazie ad una profonda risposta di rovescio e, tenendo il successivo turno in battuta, aggancia l’avversaria sul cinque pari. Al tie break, dove succede di tutto, la prima a cedere è l’ex numero uno del mondo: un errore di rovescio ed il successivo doppio fallo fissano dopo 122 minuti il punteggio sul 6-4 7-6 (7) in favore di Haddad Maia.

Probabilmente Bia non raggiungerà i livelli di Maria Sharapova, la cinque volte campionessa slam a cui i media brasiliani l’avevano da giovanissima accostata in virtù dell’altezza e della bionda chioma. Ma la ventiseienne brasiliana, che a tredici anni si era trasferita a Florianopolis (città natale di un certo Gustavo Kuerten), dopo anni di sfortune sta ora trovando la sua dimensione, sostenuta finalmente da una condizione fisica che le sta consentendo di giocare con continuità. Tra lei ed il primo titolo 1000, Simona Halep.

Nei precedenti, la rumena è avanti 2 a 1. Ma se il primo è piuttosto datato (Wimbledon, 2017), gli altri due si sono giocati quest’anno: agli Australian Open, dove a prevalere era stata Simona (6-2 6-0), e più recentemente a Birmingham, quando ad imporsi è stata Bia (6-3 2-6 6-4). Comunque vada, sarà un evento. Celebrativo del definitivo ritorno ad altissimi livelli di una pluricampionessa, oppure di una giornata indimenticabile non solo per la carriera di una giocatrice, ma per la storia tennistica di una nazione intera. Del resto, era dai tempi della leggendaria Maria Ester Bueno (3 titoli a Wimbledon e 4 agli US Open tra il 1959 ed il 1966) che il tennis verdeoro al femminile non osava sognare simili traguardi.

WTA TORONTO

Semifinali

B. Haddad Maia b. K. Pliskova (14) 6-4 7-6 (7)
S. Halep (15) b. J. Pegula (7) 2-6 6-3 6-4