WTA San Jose – Primo quarto di finale dell’edizione numero 50 del Silicon Valley Classic e successo in rimonta per la finalista del 2021 Daria Kasatkina, vittoriosa 4-6 7-5 6-0 su Arina Sabalenka dopo 2 ore e 19 minuti di partita.
Un bel percorso quello ottenuto fin qui dalla russa sul cemento californiano, iniziato al primo turno con il successo in rimonta sulla vincitrice di Wimbledon Elena Rybakina (1-6 6-2 6-0) e proseguito con la netta affermazione su Taylor Townsend (6-4 6-0). Dopo un 2021 più che positivo, chiuso alla posizione numero 24 della classifica WTA e con 2 titoli in bacheca su 4 finali giocate, Dasha ha continuato quest’anno ad inanellare ottimi risultati. Le due semifinali consecutive di Roma e Parigi hanno issato la giocatrice nata a Togliatti nel 1997 fino alla posizione numero 12 del mondo (molto vicina al best ranking raggiunto nell’ottobre del 2018 quando, dopo il trionfo di Mosca, si era spinta fino al decimo posto).
Dopo aver beneficiato di un bye al primo turno (in quanto testa di serie numero 4), Sabalenka ha fatto il suo esordio in tabellone direttamente agli ottavi soffrendo non poco contro Caroline Dolehide (5-7 6-1 7-5). Ancora a secco di titoli in questo 2022 che l’ha vista raggiungere due finali (Stoccarda e ‘s-Hertogenbosch), la tennista di Minsk (attuale numero 6 del ranking WTA ma numero 15 nella race) allenata dall’ex sparring partner Anton Dubrov non è mai riuscita quest’anno ad essere protagonista nei tornei importanti. Soprattutto, non è ancora riuscita a trovare quella continuità di rendimento che lo scorso anno le aveva consentito (in agosto) di agguantare la posizione numero due del mondo, suo best ranking.
Quattro i precedenti tra le due: il primo vinto dalla tennista di Togliatti, gli ultimi tre da quella di Minsk che parte leggermente favorita nel pronostico. Inizio aggressivo di Sabalenka, che prova subito ad esercitare la consueta pressione da fondo campo a partire dal servizio. Peccato per lei che la prima non abbia nessuna intenzione di entrare: un errore con il dritto e tre doppi falli consecutivi regalano il break a Daria. Non si apre meglio il turno in battuta di Kasatkina: la russa incappa subito in un doppio fallo, prima di subire la potenza della risposta di Aryna, che recupera subito lo svantaggio vincendo un gran punto al termine di un lungo scambio.
Dopo aver tenuto il servizio a zero, Sabalenka torna a martellare dalla risposta, guadagnandosi tre chance (non consecutive) per strappare nuovamente la battuta all’avversaria, l’ultima delle quali ottenuta con un gran vincente di rovescio e sventata ottimamente da Dasha con un gran passante di dritto. Più concreta nel sesto game la ventiquattrenne bielorussa che, dopo due doppi falli consecutivi di Dasha, fa esplodere il vincente di dritto che segna la prima fuga della partita: 4 a 2.
Nel nono gioco Aryna si presenta a servire per il set, ma dopo aver affossato un dritto in rete (30-40) si esibisce in un doppio fallo che tiene in vita Kasatkina. Il festival dell’errore continua ad andare in scena anche nel game successivo, quando tre doppi falli della russa (alla fine della prima partita saranno sette a testa) consegnano il set alla Sabalenka: 6 a 4 dopo 46 minuti.
Il secondo parziale si apre come il precedente, ovvero con il break di Kasatkina, che si materializza grazie a due errori consecutivi di dritto della Sabalenka. Diversamente da quanto però avvenuto nella prima partita, stavolta Dasha tiene il proprio turno (2 a 0). Una bielorussa in rottura prolungata sparacchia fuori altri due dritti consecutivi nel terzo gioco, cedendo nuovamente la battuta. La tennista di Togliatti, nonostante il cospicuo vantaggio, non è ancora entrata definitivamente in partita: il vincente di dritto con cui si aggiudica il quarto game consente ad Aryna di recuperare uno dei due break di svantaggio.
Una fiondata di rovescio incrociato regala alla tennista di Minsk una nuova chance, sventata da una buona prima esterna di Dasha. La russa spedisce però subito dopo un dritto in corridoio: seconda di servizio ed altro punto vinto da Sabalenka sulla diagonale di rovescio per l’aggancio (3 a 3). Ci si aspetta che Aryna prenda definitivamente il comando delle operazioni, ma l’alternanza di vincenti / errori della bielorussa (capace al tempo stesso di costruire e distruggere con un poco invidiabile equilibrio), unitamente alle strenue difese di Kasatkina, producono altri tre break. Nel dodicesimo game Sabalenka non riesce con il rovescio a tenere in campo un’ottima prima esterna di Daria, che tiene la battuta e pareggia i conti: 7 a 5 in 1 ora e 6 minuti.
Saranno pure nate entrambe sotto il segno del Toro (il 05/05 Aryna, l’08/05 Daria), ma le due (a parte gli errori commessi oggi) non si assomigliano per nulla. Senza il supporto degli astri, a spiegare una tale diversità di gioco restano le qualità fisiche, oltreché (naturalmente) tecniche. Se Sabalenka predilige scambiare poco giocando costantemente in spinta alla ricerca del vincente, a Kasatkina piace di più disegnare tennis, tracciare linee geometriche usando tutte le rotazioni per mettere a frutto la sua intelligenza tattica, una delle più raffinate del circuito.
I disastri di Sabalenka nei turni servizio continuano ad essere il leitmotiv dell’incontro: un dritto inside out che vola via (0-40) regala subito a Dasha tre chance consecutive in risposta. La bielorussa risale fino alla parità, prima di esibirsi in un doppio fallo e due errori consecutivi con lo smash che le costano, anche nella terza frazione, il break in apertura. Di dritto sono i due errori con i quali Aryna perde la battuta anche nel terzo gioco. La ventiquattrenne di Minsk chiama medical time out, ma l’intervento della fisioterapista non cambia le sorti dell’incontro.
L’ennesimo errore di dritto di una Sabalenka ormai visibilmente sofferente consente a Kasatkina di andare a servire per il match, che chiude con due vincenti: un passante di dritto ed un rovescio in lungolinea che fissano il punteggio sul 4-6 7-5 6-0. In semifinale (la quinta in stagione), la russa allenata da Carlos Martinez (ex coach di Svetlana Kuznetsova) affronterà la vincente del match tra Cori Gauff e Paula Badosa, sperando di raggiungere l’ultimo atto come lo scorso anno, quando si arrese solo alla vincitrice Danielle Collins.
WTA SAN JOSE
Quarti di finale
D. Kasatkina (7) b. A. Sabalenka (4) 4-6 7-5 6-0
O. Jabeur (3) – V. Kudermetova (9)
C. Gauff (6) – P. Badosa (2)
S. Rogers – A. Anisimova