ATP Bastad – Tabellone alla mano, sarebbe stato difficile pronosticare ad inizio torneo una finale tra Sebastian Baez e Francisco Cerundolo (nati entrambi a Buenos Aires). Ma alla presenza albiceleste il pubblico svedese è ormai abituato. Se è vero che il derby sudamericano mancava dal 2004 (quando a contendersi il titolo furono Mariano Zabaleta e Gaston Gaudio), lo è altrettanto che sulla terra rossa di Bastad i finalisti argentini non sono mai mancati: dalla prima (1948 – quando Enrique Morea fu sconfitto dal sudafricano Eric Surgess) all’ultima (2021 – quando Federico Coria si è arreso a Casper Ruud) edizione.
Una finale importante, per dare nuova linfa ad un movimento che lo scorso 9 febbraio (durante il torneo di Buenos Aires) ha salutato con affetto e commozione il suo ultimo grande condottiero, Juan Martin Del Potro. Ritiratosi dopo un’infinita serie di infortuni, “Delpo” (medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra nel 2012 e d’argento a quelle di Rio nel 2016) è stato l’ultimo sudamericano a vincere uno Slam (New York, 2009), nonché l’autentico trascinatore della nazionale argentina nell’epico trionfo in Coppa Davis del 2016. Ultimo grande rappresentante di una scuola che è stata capace di produrre eccellenze del calibro di Guillermo Vilas (quattro volte campione slam tra il 1977 ed il 1979) e Gabriela Sabatini (vincitrice agli Us Open nel 1990).
Un traguardo, la finale di oggi (la terza per Baez, la seconda per Cerundolo), che nasce da lontano. Un percorso, quello dei due giovani argentini (classe 2000 Sebastian, classe 1998 Francisco), fatto di tanta gavetta ed ottimi risultati sia a livello Futures che Challenger: 11 titoli complessivi per Baez, 13 per Cerundolo. Poi, il circuito maggiore. Dove Francisco (numero 39 della classifica Atp) ha sentito l’ebbrezza della prima finale in carriera lo scorso anno, quando in quel di Buenos Aires fu piegato dalla classe e dall’esperienza del connazionale Diego Schwartzman (6-1, 6-2). Dove Sebastian (numero 34 al mondo), dopo aver perso la prima finale in Cile a febbraio, ha provato ad inizio maggio in Portogallo il sapore del trionfo (6-3, 6-2 il punteggio con cui ha regolato Frances Tiafoe per conquistare il Millennium Estoril Open).
Aver già rotto il ghiaccio con il successo aiuta l’avvio di Baez, che disegna tennis dalla risposta e conclude con uno splendido dritto a sventaglio (0-40): subito tre palle break da fronteggiare per Cerundolo, partito decisamente più contratto rispetto al connazionale, che risale fino alla parità prima di commettere due gratuiti consecutivi con il dritto e cedere il servizio in apertura. Ma è pur sempre un derby, che ha attirato non poco l’attenzione dei media argentini: la tensione tradisce anche Sebastian che con un doppio fallo regala l’immeditato contro break a Francisco.
Adesso è Cerundolo a sembrare più sciolto: comanda maggiormente lo scambio, tiene agevolmente il servizio ed impensierisce Baez dalla risposta. In un sesto gioco contrassegnato dai troppi errori (da una parte e dall’altra), Francisco non riesce però a sfruttare nessuna delle quattro chance di break procurate. Nella sostanza, si procede a sprazzi, senza che nessuno dei due contendenti riesca ad esprimere con sufficiente continuità il proprio miglior tennis.
Speculare è quanto avviene (sul cinque pari) nell’interminabile undicesimo game, quando il reciproco scambio di regali impedisce a Sebastian di concrettizzare le opportunità (ben sei) di strappare la battuta al connazionale. Al tie break sbaglia di più Baez, che chiude con un doppio fallo consegnando il set a Cerundolo: 7-6 (4) in 1 ora e 14 minuti.
Il vantaggio libera definitivamente Francisco, che sale esponenzialmente di livello: la solidità ritrovata con il dritto consente più soluzioni e schemi al suo gioco, che si concretizzano anche con qualche buona discesa a rete. E gli effetti non tardano ad arrivare. Nel terzo game Cerundolo spinge con il colpo preferito e si conquista due opportunità consecutive in risposta (15-40), indovinando poi il passante con il dritto in quello che sarà il punto più bello della partita.
Con un break ed un set di vantaggio, Francisco va all’incasso. Anche perché Baez non trova le energie necessarie per reagire e cede ancora la battuta nel quinto gioco, trafitto da un vincente di dritto del connazionale. L’errore in risposta di Sebastian fissa il punteggio sul 7-6 (4) 6-2 in 1 ora e 49 minuti. Per Cerundolo, il primo titolo in carriera (che lo affianca nell’albo d’oro del Nordea Open ai connazionali Mariano Zabaleta e Carlos Berlocq) vale anche la posizione numero 29 della classifica Atp. Nuovo best ranking anche per Baez, che da domani sarà numero 31 al mondo.
Se pure sono lontani i tempi in cui David Nalbandian si concedeva il lusso di conquistare le Finals (Shangai, 2005) dopo aver avuto la meglio su un certo Roger Federer, gli stessi anni in cui Gaston Gaudio e Guillermo Coria (2004) si sfidavano sul Philippe Chatrier per la conquista del Roland Garros, il tennis albiceleste un futuro (ed un presente) ce l’ha eccome.
Nel torneo di doppio il successo è andato al brasiliano Rafael Matos ed allo spagnolo David Vega Hernandez, bravi ad arginare il tentativo di rimonta della coppia italiana formata da Fabio Fognini e Simone Bolelli e ad imporsi con il punteggio di 6-4 3-6 13-11.
ATP BASTAD
F. Cerundolo b. S. Baez 7-6 (4) 6-2