MASTERS 1000 MIAMI – Il forfait di Matteo Berrettini per un problema alla mano destra ha frenato l’entusiasmo italiano all’alba della terza giornata del secondo Master 1000 stagionale, dedicata al secondo turno della parte bassa del tabellone.
Ci hanno pensato Fabio Fognini e Jannik Sinner a risollevare gli animi seppur facendoci soffrire più del dovuto, il primo contro il qualificato Taro Daniel, il secondo contro Emil Ruusuvuori, superati entrambi al tie break del terzo set.
Fabio è partito molto concentrato, solido in fase di costruzione di gioco e abile nel piazzare dritti vincenti con tempismo impeccabile, ha messo a segno il break in avvio e la partita è sembrata in discesa. Dopo qualche game si è però capito che il servizio non sarebbe stato decisivo e l’andamento è stato altalenante. Fabio ha ceduto il suo facendosi agganciare sul tre pari ma ha immediatamente ripreso quello del suo avversario allungando di nuovo. Nel decimo game, al momento di servire per chiudere il set, Fabio ha alternato pasticci a gran giocate annullando sette palle break e fallendo due set point prima di cedere la battuta e rimettere in gioco il giapponese che, con un turno a zero, si è garantito il tie break dominandolo poco più tardi.
Nel secondo parziale Fabio si è preso con gli interessi quello che aveva sprecato nel primo e, ripartito in vantaggio di un break, ha mantenuto il controllo chiudendo 6-2. Rotto il ghiaccio, con il gioco ormai nelle sue mani, Fognini ha messo a segno il break nel quarto game del set decisivo firmando un parziale di nove game a tre ma si è inaspettatamente smarrito e con un doppio fallo e un disastro sotto rete ha ceduto a sua volta il servizio. Da quel momento Fabio ha fatto e disfatto. È calato di intensità cedendo nuovamente la battuta nell’undicesimo game ma poi si è risvegliato e ha strappato il servizio al giapponese agguantando il tie break in extremis. Alla resa dei conti, dopo un iniziale equilibrio, Fabio ha preso in mano gli scambi giocando con gran profondità, si è preso tre match point, e con un gran dritto incrociato alla terza occasione ha chiuso.
E come Fabio anche Jannik è partito bene nel primo parziale, ha affrontato e gestito con intelligenza tre palle break annullate nel quarto game, ha poi allungato mettendo a segno il break e ha gestito il vantaggio con gran sicurezza nei propri turni di battuta chiudendo 6-4. Nel secondo parziale, dopo un iniziale equilibrio, Jannik ha iniziato a subire l’intraprendenza del finlandese senza opporre contromisure e dopo aver ceduto il servizio nel sesto game non è più riuscito a rientrare in gioco. L’inizio del terzo parziale non ha portato cambiamenti. Jannik ha subito ancora il gioco brillante del suo avversario e nel terzo game ha ceduto il servizio ma non ha dato segnali di voler cedere anche il match. E con testa e cuore è risalito, ha messo a segno il contro break nel decimo game e ha conquistato il tie break che lo ha messo però davanti ad altre sofferenze. Senza il supporto della prima palla, Jannik ha sempre giocato in rimonta annullando i mini break concessi e dopo aver cancellato tre match point si è preso la vittoria con una risposta vincente di dritto.
È doveroso dare il bentornato nel circuito a Borna Coric, rientrato in gioco con il ranking protetto per la lunga assenza dalle competizioni dovuta all’infortunio alla spalla destra, che ha messo a dura prova Alexander Zverev portandolo al terzo set prima di cedere. La partita si è aperta con Coric al servizio e si è visto poco gioco. Zverev ha concesso briciole sui propri turni di battuta e Coric gli ha tenuto testa ben attento ad accorciare gli scambi prendendo spesso la rete con profitto. Nel nono game si è spezzato l’equilibrio. Il croato ha raccolto poco dal servizio, Zverev ha potuto alzare il livello portandolo all’errore e si è preso la palla break convertita con un vincente lungo linea di dritto piazzato nell’angolino dopo un duro scambio. Senza batter ciglio Zverev ha chiuso 6-4.
All’inizio del secondo parziale sono arrivati in serie i classici errori del tedesco. Doppi falli, errori ingiustificabili e break in favore di Coric nel secondo game. Il servizio ha dominato nelle fasi successive che hanno consegnato il 6-3 al croato.
Zverev ha dato il via al set decisivo togliendosi dai guai con un ace di seconda e poi, in crescendo di fiducia ha messo le basi per il break segnato subito dopo. Da quel momento si è giocato solo sul servizio del tedesco e si è giocato poco tolto un piccolo brivido nel finale.
Risultati secondo turno:
[WC] N. Kyrgios b. [5] A. Rublev 6-3 6-0
[31] F. Fognini b. [Q] T. Daniel 6-7(1) 6-2 7-6(5)
[17] P. Carreno Busta b. D. Goffin 6-3 6-2
[9] J. Sinner b. E. Ruusuvuori 6-4 3-6 7-6(8)
[16] R. Opelka vs F. Cerundolo
[22] G. Monfils vs O. Otte
[28] F. Tiafoe vs B. Nakashima
J. Cerundolo b. [LL] K. Anderson 7-6(7) 3-6 6-3
[6] C. Ruud vs H. Laaksonen
[30] A. Bublik vs [Q] D. Galan
H. Gaston b. [20] J. Isner 7-6(5) 6-4
[10] C. Norrie b. [WC] J. Draper 7-6(5) 6-4
[13] D. Schwarzmann vs [Q] T. Kokkinakis
[19] L. Sonego vs [Q] D. Kudla
[26] G. Dimitrov vs M. McDonald
[2] A. Zverev b. [PR] B. Coric 6-4 3-6 6-3