Challenger Manerbio: avanza anche Gianluigi Quinzi

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Il clamore attorno a lui si è un po’ spento, ma il nome di Gianluigi Quinzi desta ancora grande curiosità. Il Centrale di Manerbio si è riempito per il suo esordio contro lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles. Un match complicato, contro un avversario che ha provato a metterla sulla rissa agonistica. Quinzi ha un po’ buttato via il primo set, poi ha rischiato di perdere e infine ha dominato al terzo. In questo momento, il limite principale sembra il dritto. Spinge, spinge, ma raramente riesce ad essere incisivo. Sul 4-5 nel primo set, ha commesso tre errori gratuiti con questo colpo, uniti a un doppio fallo. Nel secondo, Zapata ha avuto le sue chance per salire 5-3. Perse quelle, si è sgonfiato fin quasi a “sbracare” nel terzo, tanto da aver giocato con due racchette diverse. Dopo la stretta di mano, ha dato un calcione alla rete. Siamo lontani dagli obiettivi di cui si parlava, a sproposito, qualche anno fa: tuttavia, a Quinzi non si può certo imputare lo scarso impegno. Con lui a Manerbio c’è Fabio Gorietti, head coach dell’accademia di Foligno dove ha scelto di allenarsi. Segno che ci crede, così come il ragazzo: “Nel primo set ho giocato male i punti importanti, arrivavo a quel punto poi facevo confusione. Non è un momento facile, vengo da un mese e mezzo in cui ho avuto problemi al gomito e sto cercando di riprendermi. Obiettivi? Mi piacerebbe vincere il torneo, ma adesso la cosa principale è giocare bene e vincere più partite possibili”. Al secondo turno, l’asticella delle difficoltà si alzerà notevolmente: ad attenderlo c’è lo spagnolo Roberto Carballes Baena, n.3 del tabellone e reduce dalla finale a Cordenons.
 
L’ESPERIENZA DI ROBREDO PUNISCE MAGER
 
Per una buona mezz’ora, Gianluca Mager ha fatto sognare il numeroso pubblico di Manerbio. C’erano tutte le premesse per portare a casa il prestigioso scalpo di Tommy Robredo. Pur mantenendo la classe che lo aveva portato al numero 5 ATP, lo spagnolo non ha più il “punch” e la brillantezza fisica di qualche anno fa. Mager ha sofferto il carisma del suo avversario nel primo set, poi ha preso in mano gli scambi. La palla di Robredo è leggera, poco ficcante, e Mager ha spesso deciso l’esito degli scambi, peraltro con alcuni colpi di qualità. Sul 5-4 ha avuto tre setpoint sul servizio dello spagnolo. Qualche rimpianto solo nel primo, dove ha messo in rete un dritto. Sul secondo e sul terzo, Robredo ha tirato un gran servizio. Difficilmente tornerà ai livelli di un tempo, ma non ha perso la capacità di giocare i punti importanti. Sotto 3-1 nel tie-break, ha giocato con grande attenzione e ha chiuso 6-3 7-6, accompagnando con un “vamos!” tutte le buone giocate. A 35 anni, e con il suo passato, il suo segreto è tutto qui.
 
ELIMINATI GLI ALTRI AZZURRI
 
Vanno fuori Federico Gaio e Julian Ocleppo. Il primo ha patito il servizio del belga Arthur De Greef, commettendo però qualche errore di troppo. Le tre vittorie nelle qualificazioni rappresentano un buon punto di partenza: la prossima settimana proverà a fare un altro passo in avanti a Como. Da parte sua, Ocleppo ha mostrato buone qualità contro il promettente Carlos Taberner. Pur essendo meno adatto alla terra battuta, lo ha trascinato al tie-break, ma ha commesso qualche errore qua e là nei momenti importanti. Tanto è bastato per sigillare il punteggio finale di 7-6 6-3. Ocleppo è un diamante grezzo, sul quale bisogna continuare a lavorare. La sua classifica attuale (n.665) non rispecchia il livello del suo tennis. Ci sono aspetti, soprattutto di natura comportamentale, su cui deve migliorare. Con pazienza e lavoro mirato, il piemontese può raggiungere ottimi livelli. In chiusura di giornata, non è bastata una prestazione generosa ad Andrea Vavassori per battere l’ex top-100 Kimmer Coppejans. Avanti 4-1 nel primo set, e 2-0 nel secondo, ha mostrato la minore abitudine a tenere certi ritmi. Classe 1995, il piemontese deve migliorare dal lato sinistro, dove troppo spesso si rifugia in uno slice prettamente difensivo. Tra gli altri match, si segnala l’esordio vincente di Guillermo Garcia Lopez (6-4 6-3 all’austriaco, di origine camerunense, Lenny Hampel) e di Elias Ymer. Sfruttando l’onda positiva del successo a Cordenons, ha superato senza patemi il polacco Majchrzak e si candida a possibile protagonista. Con il tabellone allineato al secondo turno, mercoledì si parte alle 13.30. In campo i primi quattro ottavi di finale: il match clou delle 17.30 vedrà impegnato Garcia Lopez contro il serbo Petrovic. L’ingresso al Centro Tennis Manerbio costerà 7 euro.