WIMBLEDON – Domenica sarà una giornata magica per lo sport azzurro. Gli azzurri di Roberto Mancini si giocheranno la finalissima degli europei di calcio a Wembley contro i padroni di casa dell’Inghilterra, mentre nel pomeriggio, nella zona sud dei Londra, si svolgerà un altro evento storico per il tennis italiano. Matteo Berrettini giocherà la sua prima finale slam in carriera con l’effige di essere il primissimo italiano nel singolare maschile ad accedere all’atto conclusivo del torneo di tennis più prestigioso, ossia Wimbledon.
LE DICHIARAZIONI DI MATTEO BERRETTINI
SULLA PARTITA CONTRO HURKACZ – “Ho gestito la situazione bene, sapevo che potevo vincere. Ho giocato il migliore match fino a qui. Mi sono detto che stavo giocando meglio di lui e di continuare così. Sarà la mia prima finale a Wimbledon, è folle pensarci. Sarà una domenica particolare per gli italiani”.
SULLA STAGIONE – “Sono solo troppo felice. L’anno è iniziato bene con la finale delle ATP Finals, poi mi sono infortunato, ma sono tornato più forte e penso di essermi meritato di essere qui. Faccio uno step alla volta e molto lentamente, ma è una sensazione incredibile”.
SULLA VICINANZA DELLA FAMIGLIA A WIMBLEDON – “Avere la mia famiglia qui significa tutto per me. I miei genitori, i miei amici, tutto il mio team e mio fratello. Giocavamo da piccoli e portavamo sempre le nostre racchette. Il tennis è nel nostro DNA e mi fa sentire benissimo averli qui”.
SULLA DOPPIA FINALE DI DOMENICA – “Sarà una domenica speciale. Qualcosa di pazzo da credere e che nessuno si aspettava, nemmeno io. Non ci siamo qualificati per la coppa del mondo (di calcio) e dopo tutto il lavoro fatto si sono meritati di essere qui”.
SULLE EMOZIONI DELLA PARTITA – “Le emozioni sono tantissime, sono fiero di me e sono contento di come sto affrontando le cose. Oggi la cosa più bella è che sono entrato con l’occhio giusto. Ero teso, ma me la sono goduta. Domenica voglio entrare in campo a testa alta e fare il mio gioco. Voglio sempre di più”.
SE SARÁ DJOKOVIC – “Sarà una finale e non un quarto come a Parigi, ma le mie armi sono chiare a me e un po’ a tutti i giocatori. Proverò a essere aggressivo, variare, rispondere e cercare di mettere pressione all’avversario. Sono contento di avere la chance di avere la difficoltà di gestire queste emozioni”.
SUI RICORDI CHE HA DI WIMBLEDON – “Mi ricordo alcune partite molto combattute. Ero e sono tutt’ora fan di Roger Federer. Mi ricordo di aver visto le fasi finali del quinto set di Ivanisevic. La prima volta che ho sognato di vincerlo.. magari questa notte. I sogni per me sono quelli che si possono realizzare. Sono molto più consapevole e so che posso farcela, questa è la strada giusta”.