Benvenuti al consueto appuntamento con la nostra rubrica di approfondimento. Oggi continuiamo a trattare il tema del match analizzando nello specifico quelle che sono le fasi chiave per affrontare la partita, dunque dal punto di vista strategico e di gioco.
Abbiamo visto quanto sia importante il palleggio per studiare l’avversario e renderci conto di tante cose, riuscendo ad avere diverse informazioni in quei pochi minuti che abbiamo a disposizione. Vediamo ora come approcciare l’inizio della partita, i Primi punti, i primi game, e l’idea che abbiamo quando scendiamo in campo.
Dunque all’inizio del match è importante entrare in campo avendo una propria strategia ed una idea di gioco ben precisa. Ciò dipende chiaramente dal nostro tipo di gioco, dalla nostra attitudine; si può essere offensivi, difensivi, regolari, giocatori di rete ecc ecc… l’importante è saperlo, avendo una propria identità ben definita.
L’inizio del match è forse l’unica fase in cui è uguale per entrambi, nel senso che si parte dallo stesso punto: 0-0. Poi si giocano i primi punti, game ecc e uno dei due andrà magari avanti di molto o di poco, dipende da vari fattori, ma l’inizio è sicuramente uguale perché la partenza è la stessa.
Dunque come fare la differenza, o meglio come arrivare preparati al primo punto del match, che ne precederà molti altri? Semplice! Entrando in campo con una idea di gioco che ci portiamo “da casa”, come si dice in questi casi. Gli allenamenti, i test match, le partite ecc ecc sono tutte fasi che servono a migliorare ed a stabilire, il nostro tipo di gioco. La nostra tattica la nostra strategia è incentrata chiaramente su quello.
Se siamo giocatori prevalentemente offensivi, dobbiamo imporre il nostro gioco, dobbiamo comandare i punti, al contrario se abbiamo un’abitudine più da regolaristi, preferiamo sicuramente stare lì dietro la linea a scambiare cercando di non sbagliare per primi.
Tutti gli schemi e le idee di gioco servono, e soprattutto, tenete ben a mente, durante la partita bisognerà saper fare tutto. Non si vince la partita facendo solo vincenti, è impossibile, anche perché parliamo, vi ricordo, di livello dilettanti, non pro.
Dunque se sono un attaccante, imposto la mia idea di partita su quella tipologia di gioco, scambi corti, punto già in mano dal servizio, cercando di verticalizzare il gioco e far correre la palla, piuttosto che correre io. Ecco questa è un’idea e ci sta. Poi, come detto, durante la partita dovremmo esser capaci di vincere molti punti anche facendo ciò che non è propriamente nelle nostre corde. Dovremmo saper vincere i punti sporchi, dovremmo portare a casa punti da regolaristi, dovremmo saper difendere bene, perché come ben sapete dall’altro lato c’è l’avversario che è li per il nostro stesso motivo.
Quindi, sì, avere l’idea di gioco è importante e all’invio del match bisogna essere carichi e pronti, sfruttando le fasi che abbiamo visto negli articoli precedenti, quindi la preparazione al match, lo studio dell’avversario in palleggio, per riuscire partire bene, poi durante la partita succedono molte cose, ma questo lo vedremo in un altro articolo.
Come dicevo, l’inizio della partita è la fase in cui bisogna partire bene, col piede giusto, esser capaci di imporre la propria idea di gioco, ma al tempo stesso, rendersi conto subito se l’avversario dall’altra parte è abile a trovare delle soluzioni al nostro gioco, così da renderlo inefficace, ed in questo caso esser subito altrettanto pronti a trovare altre strategie per portare a casa i punti.
Capito bene che la partenza è una fase chiave perché partire bene, partire avanti, carburare subito, magari portarsi qualche game avanti 2/3-0 nel primo set può essere importante, certo ma non decisivo assolutamente. La partita è lunghissima, ed il tennis è forse l’unico sport in cui anche perdendo un parziale 6-0, nel successivo si riparte comunque dalla situazione di parità 0-0.
Quante volte leggiamo risultati assurdi tipo 6-0/2/6 – per fare un esempio, perché una volta perso il primo set, bisogna subito resettare e iniziare il nuovo parziale dalla parità, sia per chi ha vinto il primo, che ha chiaramente un vantaggio, ma anche per chi ha vinto il secondo, che ha a sua volta l’occasione di ripartire dalla parità, quindi potendosi giocare tutto di nuovo.
È come se nel calcio una squadra finisse il primo tempo 3 a 0 e poi nel secondo riparte da 0-0, pensate come cambierebbe tutto. Ebbene il tennis è cosi, e questa è una fase che va considerata, perché è una fase chiave.
La conoscenza dell’importanza di partire bene e portarsi avanti sviluppando la propria idea di gioco, ma al tempo stesso la conoscenza e la consapevolezza che partire bene non basta, perché poi tutto torna in discussione.
Ciò che voglio dire con l’articolo di questa settimana è che per iniziare al meglio un match bisogna conoscerne lo sviluppo, conoscere le fasi chiave ed avere in mentre sempre un piano B, C e anche D,E,F al nostro gioco, perché se entriamo solo col piano A, e questo non dovesse funzionare, significa che poi andremmo ad improvvisare, e sarebbe sicuramente una bel problema.
Riassumiamo i vari punti chiave
- Partenza con la consapevolezza del proprio gioco e della propria strategia
- Consapevolezza che bisogna avere un piano B,C,D.. ecc… per poter portare avanti il match
- Consapevolezza che il nostro tipo di gioco è quello con cui iniziamo la partita e tentiamo di portarla dalla nostra parte, ma anche che per vincere la partita c’è bisogno di saper fare tutto, vincere punti sporchi, vincere punti sofferti, perché se non soffri nel tennis non vinci
- Consapevolezza che l’avversario è dall’altra parte per il nostro stesso motivo, e, che può essere anche più bravo di noi
- Consapevolezza che un set, anche vinto 6-0, nel tennis non vuol dire nulla, perché si riparte sempre da 0-0, magari con un set avanti per chi l’ha vinto, ma con una fase mentale da gestire, complessa, che sicuramente pero, è meglio che partire un set sotto, quindi ben venga il 6-0.
- Consapevolezza che per vincere la partita bisogna riuscire a mettere in campo il meglio del nostro gioco, ed esser capaci di capire che, qualora non dovesse funzionare al meglio, bisogna essere subito pronti a modificarlo, per avere l’obiettivo di vincere, dunque essere capaci di capire come muoversi ed avere una vasta conoscenza delle fasi chiave del match
- Consapevolezza che i punti NON sono tutti uguali, ma questo lo vedremo in un altro articolo
- Consapevolezza che si parte per vincere, sempre, ma può vincere solo uno, quindi se non si vince, bisogna aver dato tutto, se vince l’altro gli si fanno i complimenti.
Questi sono alcuni punti che vorrei teneste bene a mente e che vanno a riassumere un po il contenuto dell’articolo di oggi.
La fase del match è una parte chiave, fondamentale per lo sviluppo del giocatore, per acquisire esperienza ed essere capace di gestire tutte le situazioni e diventare esperto in campo.
Nei prossimi articoli andremo a vedere altri aspetti che nell’articolo di oggi abbiamo accennato, come la capacità di essere camaleontici e l’importanza dei punti da vincere in qualsiasi modo, soprattutto quelli più importanti, perché i punti NON sono tutti uguali.
Appuntamento a settimana prossima, ed auguri di Buon anno a tutti!
Giuseppe Abbate
Istruttore di tennis FIT – PTR – International coach MTMCA Next coach GPTCA level C
Specializzato in tecnica, biomeccanica e videoanalisi
Laureato in lingue e letterature straniere