da Milano, Daniele Rossi – foto Adelchi Fioriti
Se la chiamano esibizione non fidatevi e andatevi a guardare le semifinali di stasera. Le Next Gen Atp Finals stanno offrendo spettacolo ed emozioni: due match straordinari per intensità e qualità, decisi entrambi all’ultimo parziale e finiti in tasca a più forti, che però hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie.
De Minaur ha battuto Munar 3-4(5) 4-1 4-1 3-4(4) 4-2, mentre Tsitsipas ha superato Rublev al fotofinish col punteggio di 4-3(3) 3-4(5) 4-0 2-4 4-3(2). Saranno dunque le prime due teste di serie e i giocatori più attesi a giocarsi il secondo titolo alle Next Gen Atp Finals 2018.
Munar e Rublev escono sconfitti, ma a testa altissima, con la consapevolezza di essere vicino al livello dei migliori. Ha sorpreso soprattutto il russo, capace di fare partita pari con un giocatore in odore di Top 10.
Nella prima semifinale Munar ha giocato un grandissimo primo set, coronato da un perfetto tie-break, ma ha subito il ritorno di De Minaur, dotato di una cilindrata più pesante dello spagnolo, tanto da raccogliere due game nei successivi due set.
Munar però non si è arreso, del resto si allena all’accademia di Rafa Nadal e lì quel verbo è assolutamente bandito.
Sul 2-3 e sotto 0-40, il maiorchino è stato in grado di rimontare, anche per effetto di un diritto e di una voleé di rovescio di Alex usciti di pochissimi centimetri. Rifugiatosi nel tie-break, Munar ha fatto suo il set con due punti da urlo: il primo al termine di un lunghissimo scambio culminato a rete, il secondo con un perfetto passante di rovescio.
La carica emotiva di Jaume però si è però spenta di fronte alla solidità di De Minaur, che ha breakkato subito l’avversario ad inizio del quinto, mantenendo il vantaggio fino alla fine. Vittoria sudata ma meritata per l’allievo di Lleyton Hewitt, più completo e potente e soprattuto in grado di produrre un maggior numero vincenti – in particolare col diritto – al contrario di un Munar costretto a lavorare maggiormente il punto.
Nel secondo match, l’attesissimo Tsitipas ha rischiato grosso contro un Rublev indomito e stranamente calmo e concentrato, tanto da far apparire il greco come la testa matta tra i due.
Primi due set giocati sul filo del rasoio e dominati dai servizi: il primo tie-break è stato deciso da un gran diritto di Stefanos, mentre nel secondo due banali errori del greco hanno consentito al russo di pareggiare i conti.
Tsitsipas ha dominato il terzo approfittando di un calo di tensione di Rublev e la partita sembrava ormai indirizzata. Invece nel quarto c’era un scambio di break e controbreak che facevano perdere la pazienza al greco, che in un attacco di nervi si procurava pure un piccolo taglio alla mano destra distruggendo le cuffie adibite al coaching. Niente di preoccupante, ma verdetto rimandato al quinto set.
Ancora uno scambio di break e poi Rublev metteva in mostra tutto il suo coraggio, quando sul deciding e match point sul 2-3 tirava un servizio vincente su una seconda chiamata per il secondo time violation.
Il tie-break però vedeva scappare subito Tsitipas che questa volta non concedeva più nulla. Dopo due ore e zero otto minuti di lotta, poteva alzare le braccia e tirare un sospiro di sollievo.
Il greco a fine match ha ricevuto anche il premio per il ‘Most Improved Player of The Year’ e in conferenza stampa non ha nascosto la gioia per la vittoria: “Ora sono molto stanco e vorrei andare a dormire, ma allo stesso tempo mi sento alla grande. Stai ore in campo a lottare e alla fine chi la spunta è la persona più felice della terra. C’è ancora un match da giocare e sarà durissimo. Dovrò essere preparato e al 100%. Alex? La sua arma migliore è la velocità. Dovrò pressarlo ma non troppo, cercare di farlo muovere e giocare un tennis intelligente”
Entusiasta della vittoria ovviamente anche De Minaur, anche lui premiato, questa volta come ‘Newcomer of the year’: “Sono molto orgoglioso, specialmente dopo un match del genere in cui ci sono stati momenti in cui sembrava girare storto come dopo il quarto set. Ma sono molto felice del mio atteggiamento e del mio livello di tennis della settimana. Arrivare in finale? Non mi piace pensare troppo avanti, io ragiono giorno per giorno, avversario per avversario. La cosa più importante per me è rimanere nel presente e non guardare al futuro. Hewitt? Certo che l’ho sentito, ci scriviamo dopo ogni match. E’ stato così tutto l’anno, è una cosa abbastanza folle”.
Domani appuntamento per la finale di consolazione alle 19 e a seguire la finale.
SEMIFINALI
A. De Minaur b. Munar 3-4(5) 4-1 4-1 3-4(4) 4-2
S. Tsitsipas b. A. Rublev 4-3(3) 3-4(5) 4-0 2-4 4-3(2)