di Alessandro Terziani
Ci eravamo un pò tutti illusi quando Lorenzo è andato 2-0 avanti nel terzo set. Poi, sul 30-30, il suo avversario, il brasiliano Thiago Seyboth Wild, ha trovato il colpo della “domenica”: un micidiale lob su una profonda volée di Musetti. L’ovazione della folla ha improvvisamente risvegliato il giocatore carioca che, dopo aver vinto facilmente il primo set, stava subendo le variazioni tattiche dell’azzurrino. Sei giochi filati consegnavano il titolo Junior a Wild con Musetti che, sorpreso dalla resurrezione del brasiliano, perdeva irrimediabilmente campo. Alla distanza i due anni e qualche chilo in più hanno premiato l’avversario del toscano.
Nonostante qualche rimpianto per l’andamento della finale, resta il grande torneo di Musetti che prosegue nel suo costante processo di crescita sotto l’occhio vigile dell’inseparabile coach Simone Tartarini. Dopo i quarti a Wimbledon, con la finale agli US Open il carrarino entrerà a soli 16 anni nella top ten della classifica ITF Junior. Il potenziale del ragazzo è enorme. L’importante è che Lorenzo continui a lavorare con umiltà; l’intelligenza del ragazzo e le persone che gli sono vicine sono una garanzia a riguardo. Poi sappiamo tutti che il passaggio al circuito open è una grande incognita. Tanti prima di Musetti ci hanno sbattuto contro e sono finiti nell’anonimato. Lavoro, lavoro e lavoro: le fondamenta su cui poggiano tutti i grandi campioni. Con la speranza tra cinque anni di narrare le gesta del giovane toscano nel tabellone principale degli US Open.
Finale
(6) Thiago Seyboth Wild b. Lorenzo Musetti 61 26 62
Foto Tonelli