Jannik Sinner ritorna in campo dopo il lungo lockdown e si prende lo scalpo di Tommy Haas al torneo esibizione di Berlino denominato “bett1 ACES” che vede sei giocatori protagonisti. Si gioca ad eliminazione diretta con Dominic Thiem e Matteo Berrettini, rispettivamente testa di serie numero uno e due, già in semifinale. Il regolamento prevede che si giochi al meglio dei tre set, con il super tie-break al terzo. I match dei primi due giorni si disputano sui campi in erba dello stadio intitolato a Steffi Graf, mentre le fasi finali si giocheranno indoor sul campo allestito in un hangar in disuso nell’aeroporto di Tempelhof.
Sul campo ci sono ventitré anni di differenza con il tedesco che, oltre alle primavere in più, porta in campo una carriera eccezionale fatta di quattro semifinali Slam con quindici titoli ATP conquistati e il best ranking a numero due del mondo, e il diciottenne azzurro di Sesto Pusteria che ha già raccolto grandi parole di ammirazione dai più grandi interpreti del tennis attualmente in attività e dallo stesso Tommy Haas che prima del match lo ha definito un giocatore con un gran gioco che segue con gran entusiasmo. Jannik si è dimostrato subito meritevole dell’elogio rivoltogli dall’illustre collega ma non si è fatto intimidire. Dopo i primi game dominati dai servizi durante i quali i due giocatori si sono studiati, Sinner ha alzato il livello in risposta nel quinto mettendo a segno il break che ha deciso il primo set. Con nessun timore reverenziale Jannik si è preso il lusso di passare il tedesco a rete e poi si è preso la palla break con un dritto inside-out devastante subito convertita con un’altra risposta vincente. Senza concedere niente al servizio Sinner ha mantenuto saldamente il vantaggio chiudendo 6-4.
Nel secondo parziale, sul punteggio di uno pari, dopo che Haas ha dovuto annullare tre palle break nel primo game, il livello dello spettacolo si è alzato con uno scambio pazzesco che ha visto entrambi scendere a rete e ributtati in fondo a giocare un tweener per parte prima della volée di dritto vincente del tedesco che è riuscito così a tenere un altro turno di battuta complicato. Sinner non ha mai avuto problemi quando è stato lui a mettere la palla in gioco, trovando punti diretti o aprendosi facilmente il campo con il colpo in uscita, sempre profondo e piazzato lontano dal suo avversario. Come nel primo set, nel quinto game Jannik ha strappato nuovamente il servizio al tedesco, mettendo in mostra il repertorio del suo colpo migliore: rovescio vincente a 146 km/h, passante incrociato stretto su un’ottima discesa a rete del tedesco e altro vincente all’incrocio delle righe. Con la partita nelle sue mani Jannik ha accusato un passaggio a vuoto fatto di errori a ripetizione che gli sono costati due break consecutivi nel sesto e nell’ottavo game che, sommati a due turni di battuta tenuti a zero da Haas, gli sono costati un passivo di quattro game a zero e il secondo parziale ceduto 6-3.
Al super tie break Sinner ha ricominciato a spingere forte sulle righe tenendo Haas lontano dalla rete e, portandolo all’errore, è scattato avanti di due mini break. Haas si è rifatto sotto giocando d’esperienza e ha chiamato avanti Sinner che sotto rete ha manifestato poca confidenza. Diverso il discorso quando Jannik si è trovato a dominare lo scambio da fondo trovando passanti millimetrici che gli hanno permesso di tenere un minibreak di vantaggio e procurarsi due match point. Dopo aver fallito il primo con un dritto lungo, ha convertito il secondo con una riposta vincente con lo stesso colpo che ha fulminato Haas, guadagnandosi la semifinale contro Dominic Thiem.
Nel match inaugurale del torneo Roberto Bautista Agut ha superato Jan-Lennard Struff dopo un’altra battaglia conclusa al super tie break conquistando la semifinale che lo vedrà opposto a Matteo Berrettini.