Adria Tour: Djokovic e Rublev si sfideranno nella finalissima

0
818
Adria Tour Andrey Rublev

Novak Djokovic e Andrey Rublev, entrambi con il pieno di vittorie nei rispettivi gruppi, si sfideranno nella finale della seconda tappa dell’Adria Tour di scena a Zara in Croazia.

ADRIA TOUR – Dopo la qualificazione ottenuta ieri dal numero uno del mondo, c’era solo la partita tra Andrey Rublev e Alexander Zverev che poteva decidere il leader del gruppo B. Una vittoria del tedesco avrebbe rimesso in gioco, oltre a se stesso, anche Danilo Petrovic ma i calcoli matematici in base ai set e game vinti non sono stati necessari.

Andrey Rublev ha battuto per la prima volta in carriera Alexander Zverev, contro il quale nei quattro precedenti ha subito altrettante sconfitte senza mai vincere un set. Certo è che questa partita non entrerà negli scontri diretti ufficiali ma al momento mostra in modo inequivocabile l’involuzione che ormai da più di un anno sta accompagnando il gioco del tedesco.

Zverev ha vinto il sorteggio e ha scelto di rispondere ma Rublev non ha mostrato alcun timore giocando da subito in spinta e ha chiuso il suo turno di battuta con un ace. Anche Zverev è parso molto centrato tenendo a quindici il servizio e piazzando anche lui un ace per concludere. È stata subito partita vera con i rispettivi servizi che hanno lasciato poco spazio al gioco ma da parte del tedesco la gioia è durata poco.

Nel quarto game i fantasmi di Zverev si sono ripresentati sotto forma di due doppi falli consecutivi sul 30-15 che lo hanno costretto ad affrontare due palle break. Graziato sulla prima da un errore di dritto di Rublev in manovra, si è salvato tirando “ad occhi chiusi” una prima vincente sul deciding point riuscendo a salvarsi. Rinfrancato dallo scampato pericolo Zverev ha preso coraggio e nel game successivo si è fatto propositivo scendendo a rete e mettendo a segno un punto strepitoso con una demi volée di dritto seguita da una risposta vincente di rovescio che hanno prodotto ben tre palle break in suo favore.

Rublev non ha battuto ciglio e con gran sicurezza ha continuato a spingere dominando gli scambi con il dritto e dopo averle annullate tutte ha piazzato una prima vincente sul quaranta pari nonostante Zverev, avendo fiducia solo nel proprio rovescio, ha scelto di rispondere da sinistra ma non ha potuto fare niente comunque.

La differenza tra i due è stata che Rublev ha continuato a spingere come se ogni colpo fosse l’ultimo mentre l’altro, cercando di contenere lo scambio, si è trovato di nuovo sotto nel punteggio nel sesto game. Dopo aver annullato due set point pescando nel cilindro due gran prime il tedesco si è trovato a scambiare sul deciding point che il russo ha fatto suo alzando il ritmo del gioco con il dritto sempre più incisivo tanto da portare Zverev all’errore con il suo colpo migliore.

Il secondo parziale si è aperto con un calo di tensione di Rublev che ha ceduto il servizio nel game d’apertura ma Zverev non ha saputo cogliere l’occasione e si è offerto al contro break con seconde tremolanti facendosi ancora aggredire e consegnando il servizio con l’ormai consueto doppio fallo sulla palla break. Il russo ha subito ritrovato il suo servizio pareggiando i conti mentre Zverev, troppo preoccupato dal mettere la palla in gioco, è calato anche nell’intensità degli scambi subendo il doppio break nel quarto game che ha permesso al russo di chiudere la partita senza problemi.

Le altre partite, senza più alcuna tensione emotiva, sono state un semplice allenamento. Difficile trovare motivazioni quando i giochi sono già decisi e nel complesso è stato evidente quanto questo lungo periodo lontano dai campi e dalla vera competizione ha inciso sulla preparazione e le prestazioni dei giocatori.

Borna Coric ha dato il via agli incontri con la vittoria in due tie break contro Pedja Krstin, ininfluente però ai fini della classifica avendo perso ieri lo scontro diretto con Djokovic. Coric ha avuto un andamento di gara incerto lasciando spesso il gioco in mano al serbo che colpendo con un buon timing riusciva a imporre un ritmo alto agli scambi portandolo più volte all’errore.

Quando si è trovato ad affrontare i momenti più delicati però il croato ha giocato con molta attenzione trovando ace e ottime prime che gli hanno permesso di andare a prendersi punti facili a rete. Anche il serbo ha giocato bene in occasione delle palle break concesse e i due parziali sono stati in equilibrio. Ai tie break però Krstin è calato vistosamente bloccato dalla tensione e Coric, più freddo ed esperto, li ha dominati entrambi.

Novak Djokovic, pur vincendo, non ha offerto una gran prestazione contro Nino Serdarusic, numero 299 del mondo e sostituto di Grigor Dimitrov, ma comunque ha sempre avuto in mano il match e quando, nel primo set si è trovato sotto 0-40 nel terzo game ha alzato il livello quel tanto che gli bastava per rimettere al suo posto il suo avversario e così è stato per il resto del match che si è concluso 4-1 4-3.

La sessione diurna è terminata con la debacle di Marin Cilic che ha ceduto con un doppio 4-2 a Danilo Petrovic, chiudendo senza vittorie la sua partecipazione alla tappa croata dell’Adria Tour. Il giocatore serbo avrebbe dovuto essere il più arrendevole del gruppo B e invece si è guadagnato due vittorie di gran pregio entrambe meritate sul campo.